Il provvedimento torna ora in terza lettura alla Camera perché esamini le modifiche apportate. Ap ha lasciato libertà di voto. M5s ha dichiarato la posizione di astensione. Orlando: “Credo che ci siano le condizioni per portarla fino in fondo” www.repubblica.it
L’Aula del Senato con 129 voto a favore, 56 contrari e 30 astenuti ha dato il via libera al Ddl sul codice antimafia, che torna ora in terza lettura alla Camera perché esamini le modifiche apportate. Ap ha lasciato libertà di voto. M5s ha dichiarato la posizione di astensione.
Prima del voto – e dopo che l’Aula del Senato ha respinto la richiesta di Forza Italia di inversione dell’ordine del giorno per anticipare l’esame del ddl sul distaccamento del comune di Sappada -, sulla proposta si è svolto un articolato dibattito in cui diversi senatori dell’opposizione hanno contestato la legittimità di introdurre la modifica che varia la copertura dell’articolo 32, introducendo una ripartizione annuale degli oneri, con una norma di coordinamento e hanno chiesto la convocazione della Giunta per il regolamento. Il presidente Grasso ha difeso la scelta fatta ed ha escluso la necessità di sentire la Giunta. Dopo il voto sulla proposta dei relatori sono risultate precluse le altre proposte presentate.
“Credo che ci siano le condizioni per portarla fino in fondo”, ha commentato il Guardasigilli, Andrea Orlando, escludendo il rischio che la riforma si possa impantanare alla Camera. Quanto a eventuali modifiche, il ministro ha aggiunto che “ci sono opinioni diverse” e che “si verificherà se i rilievi sono fondati”. “In caso faremo ricognizione serena, se saranno necessarie modifiche – ha aggiunto – e dove introdurle”.
La soddisfazione “per l’approvazione di un Ddl che ha avuto una gestazione lunghissima” è evidente, perché “è un provvedimento che rafforza l’efficienza dell’agenzia per i beni confiscati, che offre nuovi strumenti per il contrasto alla criminalità organizzata e che introduce elementi anche di forte trasparenza nella gestione dei beni” ha spiegato il ministro della Giustizia.
“Tutto questo penso che ci metta dal punto di vista della normativa all’avanguardia a livello internazionale nel contrasto alla criminalità organizzata – ha concluso Orlando – e dimostri con chiarezza la volontà del governo di condurre una battaglia senza tregua su questo fronte”.