Non ci sarà alcun decreto sulla «Buona scuola». Dopo mesi di attesa, annunci, giornate tematiche sulla riforma che doveva rivoluzionare la scuola italiana, a poche ore dalla sua presentazione in Consiglio dei ministri, il premier Matteo Renzi ieri sera ha deciso di rinunciare al decreto legge, preferendogli la via parlamentare: sulla scuola oggi il governo varerà solo un disegno di legge chiedendo al Parlamento l’approvazione in tempi certi. «Stiamo lavorando a un cambiamento radicale, ma vogliamo coinvolgere maggioranza e opposizioni – ha spiegato Renzi ai suoi -: sulla scuola voglio dare un messaggio al Parlamento, riprendendo lo spirito delle dichiarazioni delle opposizioni e del presidente della Repubblica. Proporremo un disegno di legge, chiedendo tempi certi al lavoro parlamentare. Se tutti saranno rispettosi e attenti, se non ci sarà ostruzionismo, allora ragioni di urgenza saranno rispettate dal normale dibattito parlamentare». A rischio le assunzioni di settembre. (continua su Corriere.it)
Scuola, stop al decreto. A rischio le assunzioni di settembre
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