Renzi: “Referendum trivelle dimostra che la demagogia non paga”

Il premier: “Hanno vinto i lavoratori delle piattaforme”. Poi l’affondo: “Trecento milioni buttati, potevamo comprare 350 carrozze per il trasporto pendolare”. Emiliano: “Manca di rispetto”. I 5 Stelle: “I 15 milioni ai seggi sono degli eroi”    di GIOVANNI GAGLIARDI www.repubblica.it

Come aveva promesso il premier Matteo Renzi ha aspettato la chiusura delle urne, e il responso del quorum, per dire la sua sul referendum. Il presidente del Consiglio si è presentato davanti alle telecamere dal suo studio di Palazzo Chigi alle 23.18. “Il governo non si annoverano nella categoria dei vincitori ma crede che i vincitori siano gli operai e gli ingegneri che domani torneranno alle loro piattaforme sapendo di aver conservato il posto di lavoro. E’ per loro che ho invitato all’astensione. Levo il calice con quelle oltre diecimila persone che hanno conservato il posto di lavoro”. Nel suo messaggio Renzi ha voluto chiarire che “gli sconfitti non sono i cittadini che sono andati a votare: chi vota non perde mai. Massimo rispetto per chi va a votare. Ma gli sconfitti sono quei pochi, pochissimi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione che ha voluto cavalcare un referendum per esigenze personali politiche”.

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