Referendum, chiusi i seggi all’estero. Salvini: “Voto estero comprato”. Renzi: “Elezioni anticipate con Sì, Fantapolitica”

Renzi sperava in un 30%, è andata oltre ogni sua rosea previsione. In arrivo dai consolati una stima di un milione e 600mila schede. Che potrebbero davvero essere decisive. Il Comitato del No ne sorveglierà lo spoglio, dopo aver minacciato il ricorso

a cura di PAOLO GALLORI – Liveblog di ANNALISA CUZZOCREA e EMANUELE LAURIA www.repubblica.it

L’ultimo giorno della campagna per il referendum sulla riforma costituzionale parte dal dato sul voto degli italiani all’estero. Caldissimo. Seggi chiusi con il 40% dell’affluenza, una stima di un milione e 600mila schede in arrivo che potrebbero davvero essere decisive, come paventa chi minaccia il ricorso in caso di vittoria del Sì in ragione della presunta ingerenza di Matteo Renzi proprio nella formazione dell’opinione dei nostri connazionali oltre confine. Renzi che, tra l’altro, sperava di portare alle urne un 30%. E’ andata dunque, oltre ogni rosea previsione del premier. In Svizzera, secondo i primi dati che circolavano ieri sera a Palazzo Chigi, ha votato il 42,2% degli italiani registrati, in Gran Bretagna l’affluenza è stata invece del 37%.

Matteo Salvini, inaugurando in piazza Colonna a Roma la sua agenda, attacca subito Renzi: “Credo che in consolati e ambasciate ne siano successe di cotte e di crude. Ma conto sul fatto che il voto degli italiani sarà un voto per il No che supererà anche gli eventuali Sì inventati e comprati da Renzi in giro per il mondo. E da lunedì a Palazzo Chigi si cambia inquilino”. Il premier, prevedendo il copione, aveva intanto già detto la sua a Rtl 102.5: “E’ un film che ogni volta si ripropone. Il voto all’estero è stato proposto dall’allora ministro del centrodestra Tremaglia e votato a sinistra. Non capisco, perché dire che lì si fanno i brogli? Perché continuare ad alimentare tensioni e polemiche?”.

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