Così il vicepremier leghista ha risposto alla Camera a chi gli domandava del vertice sulle nomine che era stato indetto a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte e da Luigi Di Maio www.repubblica.it
“Vertice nomine? Non sapevo ci fosse”. Le parole del vicepremier, Matteo Salvini, lasciano intendere meglio di qualunque altra cosa, l’impasse che stanno vivendo il governo e i due partiti che ne fanno parte sulle nomine dei vertici, direttore generale e amministratore delegato, della Cassa Depositi e Prestiti. “Non sapevo che fosse stato convocato, non so neanche che sia stato sconvocato”. Così Salvini ha risposto alla Camera a chi gli domandava del vertice sulle nomine che era stato indetto a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte e da Luigi Di Maio. E a chi gli chiedeva a quando sia stato rinviato, ha replicato: “Non sono io che li convoco, non sono io che li sconvoco”. E ancora, alle domande sui nomi per Cdp, risponde: “Non seguo io il dossier”.
A far saltare tutto, ieri, è stato il no di Lega e M5s alla nomina di Dario Scannapieco, vicepresidente di Bei, ad amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti. La prossima riunione dell’assemblea è stata fissata per il 24 luglio. Il nome di Scannapieco, inizialmente non sgradito a M5s, sarebbe promosso dalle Fondazioni e soprattutto caldeggiato dal ministro dell’Economia Giovanni Tria. La procedura per l’elezione è stata spiegata dal premier Conte: “Il ministro competente” (Tria, ndr) le propone a me, io ne parlo con i due vicepremier, poi decidiamo insieme. Se non c’è accordo sulla persona più competente, rinviamo per trovarne una migliore”.