Migranti, 4000 sbarcano in Sicilia. A Palermo 17 morti su una nave

Salvataggi senza fine: 6500 persone e 26 cadaveri recuperati nell’ultima settimana, imprecisato il numero dei dispersi. Nel Canale di Sicilia 300mila transiti dall’inizio dell’anno. A Catania smantellato traffico di esseri umani: 15 arresti www.repubblica.it


Prosegue senza sosta il flusso di migranti dalle coste africane verso l’Italia, che continua a portare con sé anche un carico di morti: nell’ultima settimana sono stati recuperati nel Canale di Sicilia 26 cadaveri – 23 solo negli ultimi tre giorni – e sono state tratte in salvo 6.500 persone. Si teme, inoltre, che un numero imprecisato di migranti siano annegati durante le traversate e siano scomparsi in mare. Circa 4000 i migranti che giungeranno oggi nei porti della Sicilia dopo i salvataggi tra le coste del Nordafrica e l’Isola. Il mercantile Tanker Okyroe giungerà ad Augusta con 758 persone; la nave Siem Pilot, con 1.117 migranti e 17 salme è giunta a Palermo; la nave Dignity I, con 552 persone e una salma arriverà a Trapani; la nave Werra giungerà con 857 migranti a Messina; la nave Beckett con 650 migranti giungerà a Pozzallo, e la nave Corsi con 358 migranti arriverà invece a Crotone; .La nave Aquarius giungerà domani aTaranto con 520 migranti. Nel canale di Sicilia in attesa di altri salvataggi restano la nave Dattilo che ha già a bordo 434 migranti, la nave Iuventa con 278 migranti a bordo, la nave Rio Segura con 117 persone raccolte davanti le coste libiche. La nave Siem Pilot era inizialmente diretta a Cagliari ma è stata dirottata a Palermo a causa dell’emergenza accoglienza in Sardegna dopo l’ultimo sbarco di 1258 persone avvenuto il 6 ottobre. Ad attendere i migranti in arrivo ci sarà la task force coordinata dalla prefettura e formata, oltre che dalle forze dell’ordine, da personale dell’Azienda sanitaria provinciale, del 118, dai volontari della della Caritas e della Croce Rossa, e dai tecnici del Comune.
E’ approdata invece ieri a Napoli Nave Gregoretti, della Guardia Costiera, con a bordo 463 migranti ed il cadavere di una donna incinta, di 24-25 anni, recuperato tre giorni fa a bordo di un gommone. La nave ha attraccato al molo 21 della città partenopea: tra i migranti diverse donne e bambini, molti dei quali non accompagnati. Il numero di questi ultimi è stato superiore al previsto, al punto che l’amministrazione comunale ha rivolto un invito ad offrire indumenti, scarpe e materiale di igiene. Secondo i più recenti dati di Unhcr tra il primo gennaio e il 30 settembre di quest’anno hanno attraversato il Mediterraneo, più di 300 mila persone, delle quali più di 131 mila sono sbarcate in Italia, le altre in Grecia. I morti sono stati più di tremila. A partire dallo scorso settembre i flussi verso la Grecia si sono praticamente azzerati dopo la chiusura della rotta balcanica.

Ma le traversate non sono solo fuga dalla disperazione, c’è anche chi lucra sui viaggi della speranza: a Catania la polizia ha eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 15 nigeriani accusati di avere gestito una tratta di giovanissime loro connazionali che avrebbero “reclutato, introdotto, trasportato e ospitato” in Italia per “costringerle ad esercitare la prostituzione”. Sono indagati, a vario titolo, di associazione per delinquere, tratta di persone con l’aggravante della transnazionalità e di induzione e sfruttamento
della prostituzione. Indagini della squadra mobile hanno evidenziato l’esistenza di più organizzazioni criminali – con basi in Nigeria, Libia, Catania, Campania ed in altre città del Nord Italia – che secondo l’accusa reclutavano in Nigeria giovani donne che, dopo essere state sottoposte a rito “voodoo” ed avere contratto un debito, venivano trasferite dapprima in Libia, quindi condotte a bordo di imbarcazioni in Italia.

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