Mediaset parte alla conquista delle torri di trasmissioni della Rai. Ei Towers, società controllata dal Biscione e che gestisce l’infrastruttura di rete per trasmettere il segnale televisivo del gruppo di Cologno, ha lanciato un’offerta di acquisto e scambio su Rai Way, la società della televisione pubblica che si occupa dello stesso business e che è sbarcata a Piazza Affari appena tre mesi fa. L’offerta prevede una componente in denaro e un’altra in azioni e dà un valore a Rai Way – oggi in mano a Viale Mazzini che detiene il 65% del capitale – di 1,22 miliardi.
I Berlusconi impegnati su più fronti, quindi. Mentre Mondadori lavora alla conquista della Rcs Libri, ora Mediaset punta a creare sotto la sua regia un colosso delle infrastrutture. Un campione nazionale della trasmissione tv «in grado di svolgere un ruolo rilevante anche nel settore delle telecomunicazioni», come spiega la nota della società. In particolare con la mossa Ei Towers, controllata da Mediaset per il 40%, punta a «porre rimedio all’attuale situazione di inefficiente moltiplicazione infrastrutturale dovuta alla presenza di due grandi operatori sul territorio nazionale». Si guarda alle esperienze di altri Paesi, come Francia, Spagna e Gran Bretagna, dove c’è un unico operatore nella gestione di tali infrastrutture. Nel contempo, sempre Ei Towers, assicura che «continuerà a garantire l’accesso alle infrastrutture a tutti gli operatori radiotelevisivi. in modo indipendente, secondo termini trasparenti e non discriminatori». In particolare l’offerta di acquisto e scambio riconosce ai soci di Ei Towers una parte in contanti di 3,13 euro e 0,03 azioni ordinarie Ei Towers di nuova emissione. La parte cash corrisponde al 69% della valorizzazione di ogni titolo della società delle torri della Rai: in tutto 4,50 euro per azione. A sostegno dell’offerta di scambio Ei Towers ha convocato un’assemblea il 27 marzo per un aumento di capitale per cui Mediaset ha già annunciato voto a favore. L’opas partirà dopo quella data ed avrà una durata tra i 15 e i 40 giorni e dovrebbe concludersi comunque entro l’estate. Fonte La Stampa