Il tribunale dell’Aja ha accolto le richieste del nostro governo. Invito a Roma e New Delhi per concordare le modalità del rientro. Renzi: “Straordinaria notizia”, e parla al telefono con il marò. La Farnesina: “Contiamo su un atteggiamento costruttivo dell’India” www.repubblica.it
Salvatore Girone sarà in Italia durante l’arbitrato avviato dal governo italiano davanti al Tribunale arbitrale dell’Aja. C’è una prima svolta positiva nella lunga vicenda del marò che insieme al collega Massimiliano Latorre (in Italia con un permesso speciale per gravi motivi di salute) è accusato dall’India di aver ucciso due pescatori al largo delle sue coste nel 2012 nel corso di una missione antipirateria. Il tribunale ha accolto la richiesta italiana, invitando le parti a concordare le modalità del rientro del fuciliere in patria. L’ordinanza verrà resa pubblica domani ma la Farnesina ha confermato l’anticipazione sottolineando che il nostro governo “conta su un atteggiamento costruttivo dell’India anche nelle fasi successive e di merito della controversia”. “Grande soddisfazione” è stata espressa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Se la notizia è vera sono strafelice. E’ una notizia meravigliosa. Adesso devo sentire mio figlio e mia nuora per accertare se è vera”, è stato il primo commento di Michele Girone, papà del militare. “Ho parlato con il marò Girone che potrà tornare in Italia” della “straordinaria notizia” che viene dal Tribunale internazionale dell’Aja ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Firenze con il premier giapponese Shinzo Abe. “E’ un passo avanti davvero significativo al quale abbiamo lavorato con grande dedizione e determinazione”, ha aggiunto Renzi che ha lanciato “un messaggio di amicizia e collaborazione al grande popolo indiano e al primo ministro indiano” Narendra Modi. “Siamo sempre pronti a collaborare”, ha concluso il premier.