Il rogo nella Grenfell Tower nella zona ovest della capitale, vicino alla stazione di Latimer Road: 24 piani, abitati da 450-500 persone. Cinquanta persone in ospedale. Duecento vigili impegnati. “Per ora nessun timore che l’edificio crolli”. Un blog degli inquilini denunciava difetti negli impianti di cablaggio e pericoli di incendi
ENRICO FRANCESCHINI www.repubblica.it
“Ci sono sei morti”. Dopo aver lottato per ore contro il fuoco vigili del fuoco e polizia di Londra hanno dato le prime notizie sul numero delle vittime, un bilancio che gli stessi soccorritori spiegano che è destinato a salire. Nell’incendio che da ore sta devastando un grattacielo a nord Kensington ci sono anche almeno 50 feriti, e si cercano molti dispersi.
“Ho sentito urla di bambini che chiedevano aiuto”, dice un testimone. “Ho visto persone gettarsi dalle finestre su materassi gonfiabili portati dai pompieri”, racconta un altro. “Terrificante, non ho mai assistito a nulla di così spaventoso”, è un terza testimonianza. Tutte da lontano, perché la polizia ha tirato cordoni di plastica a isolati di distanza, nel timore che il grattacielo di Latimer Road, dove verso l’una di notte è scoppiato il rogo, possa crollare – come le Torri Gemelle di New York nell’attentato dell’11 settembre 2001. Questa volta il terrorismo non sembra entrarci, ma la causa del rogo resta per il momento sconosciuta: forse un corto circuito, forse una disattenzione, una sbadataggine, come una padella dimenticata accesa sui fornelli o qualcuno che si è addormentato con una sigaretta accesa.