“Legge tradita”. Tremila emendamenti e poca volontà: il biotestamento rinviato a settembre, ma rischia di saltare in Senato

Oggi era previsto l’inizio della discussione in commissione Sanità molte modifiche e tanti interventi. L’allarme dell’associazione Cosconi: “Rischia di andare a settembre e non essere approvata”. Le posizioni dei partiti: tra chi segnala “manca la volontà politica” e senatori che si impegnano personalmente ad appovare la legge

di Caterina Pasolini www.repubblica.it

“Una legge tradita”, accusa l’associazione Coscioni che da anni si batte in prima fila per i diritti civili. Un’attesa infinita per le migliaia di italiani che aspettano da anni di poter decidere sul fine della loro vita, della loro esistenza, su come andarsene senza soffrire, quali cure rifiutare. E soprattutto avere la certezza che le loro volontà saranno rispettare quando non avranno parole per dirlo. Questo garantiva la legge sul biotestamento. Le norme, passate alla Camera poco dopo la morte di Dj Fabo che tante polemiche e partecipazione aveva provocato, sarebbero dovute andare oggi in Senato Così non è, così non sarà: è stato deciso il rinvio a settembre.

“Ci sono tremila emendamenti, esponenti di Ap e Forza Italia si sono iscritti numerosi a parlare. Se manca la volontà politica non si può fare nulla. Rischia di andare tutto a settembre” dice la presidente della commissione sanità in Senato Emilia De Biasi, Pd, che aveva programmato anche sedute notturne per velocizzare l’esame.

“Poi nelle ultime settimane c’è stata l’emergenza vaccini, appena finita abbiamo rimesso in calendario il biotestamento ma con questa mole di emendamenti e interventi l’unica via è la scelta politica: si potrebbe infatti andare in aula senza relatore ma se non c’è volontà, accordo tra i partiti…”

 

 

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