La Scozia e il referendum per uscire dal Regno Unito: che succede adesso?

La prima ministra scozzese Nicola Sturgeon ha chiesto una nuova consultazione sull’indipendenza dal Regno Unito. Ma perché? Si farà davvero? Chi vincerebbe?
di Matteo Persivale www.corriere.it

Partiamo dall’inizio? Certo: Nicola Sturgeon, prima ministra della Scozia, ha annunciato l’ intenzione di tenere un referendum sull’indipendenza dal Regno Unito.
Ma cos’è successo, esattamente?
Quello che era parso inevitabile guardando la mappa del voto sul referendum pro o contro Brexit: il Regno Unito (Inghilterra, Galles, Scozia, Irlanda del Nord) aveva sì scelto l’uscita dall’Ue (51,89% contro 48,11%), ma la Scozia aveva votato 62% / 38% per rimanere nell’Unione. Era ovvio che la Scozia, da sempre attaccatissima alla propria indipendenza (già ora, grazie al referendum del 1997 sulla cosiddetta devolution, il passaggio di certi poteri dal centro alla periferia, ha una significativa indipendenza amministrativa, un Parlamento locale e un sistema giudiziario separato) sarebbe come minimo stata assai recalcitrante a farsi trascinare fuori dall’Ue dal resto del Regno Unito, e avrebbe anche potuto chiedere un nuovo referendum per uscire dal Regno Unito.
Cosa succede adesso?
Il problema enorme, per gli scozzesi favorevoli al Remain, è che c’è stato un referendum meno di tre anni fa che chiedeva l’uscita della Scozia dal Regno Unito, ognuno per la sua strada, referendum nel quale gli indipendentisti scozzesi hanno perso, e non di pochissimo (44,7 % / 55,3 %) , anche se di poco. E così la Scozia è rimasta nel Regno Unito e ovviamente non appare di semplice implementazione un referendum-bis.

Quando si dovrebbe tenere, questo referendum?
Nelle intenzioni degli scozzesi, tra l’autunno 2018 e la primavera 2019. Una data casuale? Nient’affatto: in quel momento i termini della separazione della Gran Bretagna dalla Ue saranno abbastanza chiari (Theresa May dovrebbe attivare la procedura a giorni, e di lì Londra e Bruxelles avranno due anni di tempo per trovare un’intesa: altrimenti la separazione sarà «senza rete»), ma sarà comunque prima che sia troppo tardi per dissociarsi.

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