L’azzurro, nella categoria 66 kg, piega in poco più di un minuto il coreano An Baul: “Ancora non ci credo, continuo a darmi i pizzicotti per realizzare, sentivo di avere qualcosa in più”. La judoka azzurra ko in finale nei -52kg con la kosovara Kelmendi www.repubblica.it
La medaglia d’oro italiana numero 200 arriva dal judo. La conquista Fabio Basile, 21 anni, che nella categoria dei 66 Kg sconfigge il coreano An Baul per Ippon dopo appena un minuto e ventiquattro secondi. In precedenza l’azzurro aveva superato lo sloveno Adrian Gomboc e il mongolo Davaadorj. Il torinese, che gareggia per il gruppo sportivo dell’Esercito, si è guadagnato il pass per le Olimpiadi grazie alla medaglia di bronzo vinta ai Campionati Europei di Kazan e alla finale nel Grand Prix di Tbilisi. Medaglia di bronzo per il giapponese Masashi Ebinuma e per l’uzbeko Rishod Sobirov. E’ dai Giochi di Montreal 1976 che l’Italia sale almeno una volta sul podio alle Olimpiadi.Dopo la premiazione Basile sembra ancora sconvolto dal triofo: gli occhi sbarrati, il parlare concitato: “Non ci credo, non realizzo quello che ho fatto. Mi sto dando i pizzicotti per vedere se è vero”. E’ vero, e lui prova a raccontare come è andata: “Ho conosciuto un maestro giapponese, mi parlava dei Giochi di Tokio. Io gli ho detto: non Tokio, Rio. Da lì al centro olimpico è cambiato atteggiamento. ho avuto una preparazione migliore e per me è cambiato tutto. Non mi aspettavo di arrivare primo, di fare una bella gara però sì. Poi andando avanti con gli incontri, oggi sentivo di avere un qualcosa in più degli altri”.
A completare la giornata trionfale del judo italiano, l’argento di Odette Giuffrida, sconfitta solo ai punti nella finale nella categoria -52kg dalla kosovara Majlinda Kelmendi. In precedenza l’azzurra aveva sconfitto la cinese Ma, la tedesca Kraeh e la rumena Chitu. Per il Kosovo è un momento storico, trattandosi della prima medaglia d’oro in assoluto. Ricordiamo che il Kosovo non è riconosciuto ufficialmente come stato dalla comunità internazionale, ma di fatto lo è dal Cio.