Il premier nel pieno delle divisioni nella maggioranza in vista del voto in Senato: “Impegno a far passare il ddl in autunno”. Speranza (Mdp): “Errore, non cedere alla destra”. Salvini: “Prima vittoria della Lega”
di PIERA MATTEUCCI www.repubblica.it
Non ci sono le condizioni per approvare la legge sullo ius soli prima dell’estate, ma “si tratta comunque di una legge giusta. L’impegno mio personale e del governo per approvarla in autunno rimane”. Il premier, Paolo Gentiloni, dopo le polemiche che hanno fatto temere per la stabilità del governo, prende tempo e rinvia l’approvazione del ddl.
“Tenendo conto delle scadenze urgenti non rinviabili in calendario al Senato e delle difficoltà emerse in alcuni settori della maggioranza non ritengo ci siano le condizioni per approvare il ddl sulla cittadinanza ai minori stranieri nati in Italia prima della pausa estiva”, si legge in una nota del presidente del Consiglio.
Subito è arrivato il commento del vice segretario del Pd e ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che ha ribadito l’appoggio al premier: “Sullo Ius soli il Pd seguirà l’indicazione proposta dalle valutazioni del presidente Gentiloni. Come sempre detto siamo al suo fianco. La legge per la nuova cittadinanza rimane per noi un obiettivo importante”.
Non è dello stesso avviso Roberto Speranza, coordinatore di Mdp, secondo il quale il rinvio di una delle leggi su cui il governo e il Partito democratico si sono particolarmente spesi, è un errore: “Per noi lo ius soli è e resta una priorità. Ogni arretramento o rinvio è un errore. Soprattutto in questo momento”. E, commentando le parole del premier Gentiloni, ha aggiunto: “Nessun cedimento culturale alla propaganda della destra”.
Nessuna resa “a chi alimenta divisioni e paure, come qualcuno vuol fare apparire – replica Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia -. (La scelta di Gentiloni) è piuttosto il risultato di un’oggettiva valutazione sui tempi per consentire di vedere la luce nel migliore dei modi senza inutili inutili lacerazioni, ad un provvedimento giusto ed equilibrato, necessario a garantire diritti elementari che in altre democrazie nessuno si sognerebbe di mettere in discussione”. Bindi ha ribadito che “l’obiettivo della nuova cittadinanza
ci sta a cuore, è un passaggio importante per far crescere la coscienza civile del Paese e va perseguito cercando nelle prossime settimane il massimo di condivisione”.