Un testo molto prudente, si attendono le proposte degli altri partiti. Rosato: Bersani, critico, avverte Renzi: “Prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria”.
di GOFFREDO DE MARCHIS www.repubblica.it
La mozione della maggioranza sull’Italicum, che verrà votata oggi pomeriggio, è più prudente del previsto. Nessuna indicazione su dove e come si possa correggere la legge elettorale, più volte si parla di “eventuali” e “possibili” modifiche. L’apertura c’è, Renzi la ha confermata da New York, ma tutta da verificare con le altre forze politiche. Si attendono le loro proposte e intanto oggi il Pd vuole capire quanto fanno sul serio con un testo che impegna la Camera e che “tutti dovrebbero votare se hanno davvero la volontà di fare qualcosa”, dice il capogruppo del Pd a Montecitorio Ettore Rosato. Il presidente del gruppo Misto invita a vedere i passi avanti, seppure piccoli: “Il dibattito dai gioernali si trasferisce finalmente in Parlamento. E una legge votata dalla maggioranza con la fiducia adesso si apre al contributo delle opposizioni”.
Ecco la mozione:
La Camera premesso che,
l’11 luglio 2016 è entrata in vigore la legge 6 maggio 2015, n. 52, comunemente conosciuta come Italicum, in materia di elezione della Camera dei Deputati;
è attualmente in corso un ampio dibattito politico su possibili e articolate ipotesi di riforma della citata legge;
Si impegna
ad avviare, nelle sedi competenti, una discussione sulla legge 6 maggio 2015, n. 52, al fine di consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte.
Le prime reazioni arrivano dalla minoranza del Pd. E sono tutt’altro che positive. La sinistra interna si riunirà prima del pomeriggio per valutare un atteggiamento comune al momento del voto. Prevale l’orientamento a uscire dall’aula. L’ex capogruppo Roberto Speranza usa l’arma dell’ironia, per sottolineare la vaghezza della mozione: “Bel testo, no?”. Pier Luigi Bersani che ha già riunito un gruppo di deputati a lui vicini, critica la mossa di Renzi: “Prima diceva che l’Italicum era una legge perfetta, ora che si può migliorare. Si decida, ammetta che ha fatto un errore, si apra un confronto vero”. E attacca: “A tutto c’è un limite, voglio ricordare che le volpi finiscono in pellicceria…”. Come dire che troppa furbizia può diventare un boomerang. Usando la vecchia battuta di Bettino Craxi rivolta a Giulio Andreotti. Anche l’altro bersaniano Zoggia fa l’ironico: “E staniamoli questi bersaniani. C’è uno sforzo pirotecnico da parte del premier (mozione che dice ‘viva la mamma’)”. La conseguenze di queste reazioni da parte della minoranza è la decisione di non votare la mozione. Qualcuno tra i dissidenti parla esplicitamente di “aria fritta”. L’incontro dei bersaniani però è fissato alle 13,30, in quella sede verrà fatta una scelta ufficiale.
Sinistra italiana, la prima forza a presentare una mozione contro l’Italicum giudicandolo incostituzionale,
considera il documento della maggioranza di governo “imbarazzante”. “Viene svelata la manfrina del presidente del Consiglio”, osserva Alfredo D’Attorre. La Lega definisce “ridicolo” il testo del Pd: “Voteremo contro”.