La polizia: intere famiglie sparite. L’inchiesta sul restauro della facciata che scimmiottava i grattacieli di lusso di Luigi Ippolito www.corriere.it
«La verità deve venire fuori», ha reclamato ieri il leader laburista Jeremy Corbyn. E la premier Theresa May ha annunciato un’inchiesta pubblica per stabilire la cause dell’inferno di fiamme alla Grenfell Tower: perché, ha detto, «l’incendio è stato rapido, feroce, inaspettato». E dunque la gente «merita risposte».
Ma intanto potrebbero volerci settimane solo per stabilire il bilancio esatto della tragedia. Ieri la conta ufficiale dei morti era ferma a 17, tuttavia i pompieri ancora non riescono a raggiungere tutti i piani della torre carbonizzata: e ci sono intere famiglie che mancano all’appello. Si teme che il numero finale delle vittime possa superare il centinaio, anche se la polizia dice di sperare che il conteggio «non sia a tre cifre».
Tante le domande, ancora poche le certezze. Innanzitutto cosa ha provocato l’incendio. Si è parlato di un frigorifero esploso in un appartamento del quarto piano, ma in passato gli inquilini si erano lamentati per le pile di immondizia abbandonata negli spazi comuni, che avrebbero potuto facilmente prendere fuoco.
Gli occhi degli investigatori sono puntati soprattutto sulla recente ristrutturazione dell’edificio, costata dieci milioni di sterline. È in quell’occasione che è stato aggiunto il famigerato rivestimento esterno in alluminio e polistirolo che, a detta dei testimoni, «è bruciato come un cerino».
Gli esperti di sicurezza hanno infatti notato la rapidità con cui le fiamme si sono propagate lungo la facciata, costruita soprattutto per ragioni estetiche, per scimmiottare gli scintillanti grattacieli della City (senza averne la qualità). Se installato correttamente, però, il rivestimento avrebbe dovuto resistere meglio: ma se vi fossero state aperture dovute a ventole o tubi sarebbe stato facile preda del fuoco, grazie a un «effetto camino» che avrebbe aspirato e diffuso il fuoco.
L’inchiesta dovrà tenere conto anche dei tubi del gas collocati nella tromba delle scale in seguito alla ristrutturazione. A questo proposito erano stati già sollevati dubbi, ma la proprietà aveva garantito che sarebbero stati incapsulati in materiale a prova di fuoco. Eppure i pompieri hanno detto che non sono riusciti a domare le fiamme fino a quando non hanno isolato una conduttura del gas scoppiata.