Dall’Italia alla Polonia, critiche alla proposta della Commissione per il periodo 2021-2027, quantificata in ben 1.279 miliardi di euro nonostante il «buco»
Vari Paesi membri hanno già annunciato opposizioni alla proposta annunciata della Commissione europea per il bilancio Ue 2021-2027, quantificato in ben 1.279 miliardi di euro nonostante il «buco» aperto dalla fine dei contributi del Regno Unito in uscita per la Brexit.
Il presidente dell’istituzione di Bruxelles, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, che ha presentato il progetto all’Europarlamento con il commissario Ue per il Bilancio, il tedesco Günther Oettinger, ha ammesso di attendersi un confronto duro perché «ogni premier difende gli interessi del suo Paese» nel lungo negoziato nel livello decisionale del Consiglio dei 27 governi, integrato dal contributo co-decisionale degli eurodeputati.
La Francia ha rigettato l’ipotesi di forte taglio ai fondi Ue per l’agricoltura, appoggiata dall’Italia, che contesta anche il ridimensionamento di quelli di «coesione» per le aree meno sviluppate. Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, ha definito la proposta di bilancio della Commissione con «luci e ombre» e ha ricordato la necessità di «un governo italiano autorevole per fare in modo che si riducano i tagli all’agricoltura» e «verificare che sui fondi di coesione non ci siano tagli per le regioni italiane e le isole».
L’Italia potrebbe beneficiare dell’aumento degli stanziamenti per l’emergenza rifugiati/migranti, uno dei settori con maggiori incrementi insieme a ricerca e innovazione, occupazione giovanile (e programma Erasmus), economia digitale, gestione delle frontiere, sicurezza e difesa, ambiente. Nuovi finanziamenti arriverebbero ai Paesi della zona euro disposti ad attuare le riforme raccomandate da Bruxelles o che richiedano aiuti di stabilizzazione degli investimenti in caso di gravi crisi. La Commissione suggerisce di costituire un fondo di riserva per affrontare emergenze.