Titolo in calo del 6,8% dopo l’inchiesta giornalistica che ha rivelato che sarebbero stati acquisiti illegalmente dati di 50 milioni di utenti del social network. La Borsa Usa in forte calo. Parla Kogan: “Non sono una spia” www.repubblica.it
– Facebook accusa il colpo dello scandalo dei profili rubati dalla società Cambridge Analytica e il titolo a Wall Street arriva a perdere quasi otto punti percentuali in una seduta complessivamente molto negativa per la Borsa Usa. A fine seduta la società di Mark Zuckerberg cede il 6,8%, una perdita che è la più pesante degli ultimi quattro anni, e trascina al ribasso tutto il comparto tecnologico.
Cinquantuno milioni di profili di elettori americani – secondo quanto rivelato dall’inchiesta giornalistica del Guardian e del New York Times– sono stati violati dalla società Cambridge Analytica, quando era al servizio della campagna di Donald Trump per la Casa Bianca, e i dati sono stati usati per influenzare il voto.
Secondo il New York Times Alex Stamos, capo della sicurezza dei dati, lascerà Facebook. All’origine delle dimissioni ci sarebbe il disaccordo con l’azienda per quel che riguarda il modo in cui il social ha gestito il tema della diffusione di notizie e fake news.