Il ministro della Giustizia ospite di Circo Massimo su Radio Capital: “Nessun asse né con i cinquestelle né con la destra. All’opposizione si possono fare molte cose”. Oliviero Toscani come Calenda: “Mi iscrivo anche io”
di MONICA RUBINO ww.repubblica.it
“Mi sembra un modo di buttare la palla in tribuna. Si vuole anteporre la questione dell’intesa con il M5s alla riflessione sul risultato drammatico di queste elezioni”. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ospite di Circo Massimo su Radio Capital condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, prova a ristabilire l’ordine di priorità delle questioni da discutere all’interno del Partito democratico: “La prima cosa sui cui ragionare non è l’assetto di governo, c’è prima il tema delle presidenze di Camera e Senato. Evitiamo di costruire assi con i cinquestelle ma anche con il centrodestra. Qui si tratta di dare alle Camere dei presidenti che siano in grado di garantire tutte le parti politiche. Non dobbiamo tagliar fuori nessuno”.
Quanto alle ipotesi sul nuovo governo da dare al Paese, l’esponente della minoranza dem chiarisce: “Non condivido nemmeno l’analisi che ho sentito da qualche dirigente Pd che ha detto che, poiché i cinquestelle ci hanno insultato per 5 anni, non possiamo dialogare con loro: non mi pare che anche quando abbiamo fatto il patto del Nazareno abbiamo ricevuto solo applausi. Mi sembra che si stia sottovalutando il ruolo del Capo dello Stato, che dovrà interpretare qual è l’incipit da cui partire per la formazione di un nuovo governo”. E se Mattarella spingesse per un’alleanza fra Pd e M5s?: “Gli si dovrebbe spiegare perché questa ipotesi non è fattibile”.