Per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Ieri le scritte contro la legalità in città www.repubblica.it
“Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare”. Lo ha affermato don Luigi Ciotti, prima dell’inizio della cerimonia in piazza a Locri dove è in corso il corteo con il quale Libera celebra la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Secondo Libera stanno sfilando circa 25mila persone. Il corteo, la cui partenza è slittata di circa mezz’ora proprio per il grande afflusso di persone, andrà dalla zona nord del lungomare della cittadina per raggiungere la piazza centrale.
In testa ci sono i familiari delle vittime che reggono due striscioni di Libera con lo slogan della Giornata di quest’anno: “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza”. Dietro di loro una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni giunti in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. A seguire i gonfaloni, le autorità e migliaia di persone giunte da tutta Italia.