L’Università Niccolò Cusano lancia l’infografica Le conquiste delle donne in Italia nell’impresa, in politica e nell’università che riporta i dati raccolti dalle e di Economia dell’Unicusano relativi alla presenza delle donne nella società italiana. Il dato che salta immediatamente all’occhio è che l’Italia compare solo al 32esimo posto della classifica di presenza femminile in Parlamento con il 31% di donne alla Camera. Davanti al nostro Paese si collocano il Rwanda al primo posto in assoluto con il 63,8%, la Bolivia al secondo posto con il 53,1% e Andorra al terzo posto con il 50%. Sul podio europeo figurano invece la Svezia con il 43,6% di donne che siedono alla Camera, la Finlandia con il 42,5% e l’Islanda con il 41,3%.
La situazione non migliora in ambito aziendale. Nonostante il fatto che si ottengano performance aziendali superiori quando le donne nel CdA sono 3 o più, ad oggi “le quote rosa” al vertice di un’azienda costituiscono solo il 16% del totale in Italia. La più alta concentrazione di presenze femminili nei CdA è presente al Nord con il 63%, cala drasticamente al Centro con il 30% e al Sud con solo il 7%. Fanalino di coda il Molise e la Calabria che registrano una percentuale di donne nelle stanze del potere pari allo 0,1%.
Il dato relativo al raggiungimento della vetta all’interno dell’azienda contrasta con quello riguardante il campo dell’istruzione che vede le donne protagoniste, rappresentando il 58,9% di tutti i laureati d’Italia e il 53,3% dei dottori ricerca. Tuttavia la maggioranza in questi ambiti non combacia con la presenza femminile in cattedra: i professori associati donne sono solo il 35% e i professori ordinari, il 21,1%.
Eppure dal 1874 ad oggi le donne hanno mietuto conquiste: l’infografica passa in rassegna una serie di eventi indicativi che hanno visto le donne diventare sempre più protagoniste della scena sociale come l’elezione nel 1976 di Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica; o l’introduzione della legge sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro nel 1977. Ultimo evento in fatto di tempo è la presenza di Samantha Cristoforetti nella Missione Futura, la prima donna italiana a varcare la soglia dello Spazio.