Il territorio come “privilegiata frontiera di azione sindacale”. Una rappresentanza “più estesa, forte, radicata”. Una struttura nazionale “rinnovata e innovata”.~La nuova Fai parte da Fiuggi. Si è aperta oggi, presso la sala delle Fonti di Bonifacio VIII del comune laziale, la~Conferenza Organizzativa Programmatica Nazionale~della Federazione agroindustriale e ambientale della Cisl, dal titolo~La forza del cambiamento partecipato. L’Assemblea è stata aperta dalla relazione del Commissario Nazionale~Luigi Sbarra~alla presenza di~circa 400 tra dirigenti e delegati. Presenti, tra gli altri, il sindaco di Fiuggi Fabrizio Martini, che ha portato il saluto della città; il Segretario Confederale Cisl, Piero Ragazzini; il Segretario Generale Fisascat, Pierangelo Raineri; il Vicepresidente Anteas, Raffaele Caprio.
Primo obiettivo per Sbarra, è uno spostamento del baricentro organizzativo sul livello territoriale. “Significa~valorizzare la prima linea riallocando risorse e poteri. Accogliamo la proposta Cisl di orientare almeno il~70 per cento~delle risorse su territorio e luoghi di lavoro. Abbiamo istituito un fondo specifico di~500 mila euro~per cofinanziare i progetti organizzativi e di proselitismo, che deve tornare asse strategico per la nostra Organizzazione. Abbiamo anche deciso di spostare~quote della bilateralità, legandole a progetti di divulgazione e informazione.~Occorre riconoscere~più funzioni e poteri a Rsu, Rsa, delegati~aziendali e territoriali”.
Per Sbarra, “chiuderci nella cittadella del lavoro garantito non basta più. Dobbiamo connetterci meglio con lavoratori precari e atipici, donne e giovani, quadri e alte professionalità, migranti, consumatori, piccoli coltivatori.
La terza sfida riguarda~l’innovazione. “La riorganizzazione richiede un~impegno straordinario per la formazione, sia nei confronti dei giovani sia per chi ha già maturato esperienze e anche per i dirigenti”.~Va poi favorito l’inserimento “di nuove leve e giovani quadri nelle strutture”, e moltiplicate le sinergie con servizi confederali “a partire da Inas e Caf”.~Infine, sul~sistema bilaterale,~è necessario realizzare “capacità di innovazione, rinnovamento, semplificazione, decentramento, trasparenza”.
La Fai conferma l’impegno di~”portare a compimento gli~accorpamenti, senza per questo dissipare l’identità e la capillarità dei comparti economico-produttivi delle Categorie di origine.~Contiamo di riprendere il percorso di accorpamento con la Filca,~puntando alla costruzione di una nuova Federazione pluricomposta, che esalti le identità professionali e di comparto. L’obiettivo è quello di realizzare attraverso la partecipazione, collegialità, convinzione e gradualità un~soggetto sociale forte e autorevole nella contrattazione,~legittimato e protagonista nelle dinamiche di relazione con le controparti”.
Sbarra ha infine rilevato come,~per aumentare la propria autorevolezza, “la Federazione deve essere una casa di cristallo”. “Rigore e limpidezza ci rendono più forti”. Per questo, “occorre~uniformare i bilanci, migliorare la~gestione del patrimonio, applicare il~regolamento economico~obbligatorio già deliberato per i dirigenti. Prioritario anche istituire un nuovo~ufficio ispettivo~nazionale ed efficientare e mettere in rete gli~enti collegati~alla struttura.
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