“Del tutto condivisibile la proposta espressa oggi dal governo di attivare sui territori più colpiti dalla piaga del caporalato nuovi progetti di integrazione e accoglienza per i lavoratori migranti, anche con l’attivo coinvolgimento delle parti sociali agricole. Il sostegno che il sindacato può dare in termini di presidio, sicurezza, governance del mercato del lavoro, gestione dei flussi, innalzamento dei servizi alla persona è determinante. Attraverso gli strumenti della contrattazione, della partecipazione, della bilateralità possiamo mettere un argine allo sfruttamento e contrastare il lavoro nero, ma anche rilanciare la battaglia per l’affermazione dei diritti e delle tutele che parte dalla piena applicazione dei contratti di lavoro”. Lo ha detto Luigi Sbarra, Commissario nazionale della Fai-Cisl in occasione dell’incontro odierno con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sul tema del caporalato e dell’accoglienza dei lavoratori migranti. “Nel condividere questa impostazione, la Fai-Cisl richiama la necessità di dare pieno protagonismo ai territori, dove i progetti prendono forma e vivono. Dobbiamo adottare un approccio dal basso, che valorizzi la rete di prossimità del mondo del lavoro, per stabilire quote e flussi coerenti con i fabbisogni delle imprese, sostenere i bisogni delle persone, verificare e valorizzare in chiave coesiva la disponibilità di beni pubblici inutilizzati, mettere in campo vera e concreta progettazione sociale sussidiaria. Anche per questo è indispensabile l’attivazione delle funzioni periferiche della Rete del lavoro agricolo di qualità e della Cabina di regia per stabilire convenzioni, promuovere politiche attive, orientare i controlli in modo partecipato. L’importante ora è non spegnere i riflettori, tenere vivo questo metodo di lavoro e questa cultura, da sempre sostenuti dalla Fai e dalla Cisl”, conclude Sbarra.
Caporalato, Sbarra (Fai-Cisl): bene Governo su coinvolgimento del sindacato in politiche sociali
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