Il differenziale di rendimento crolla di 20 punti in apertura, poi torna sopra 200. Secondo gli analisti, nel brevissimo periodo lo stop (per ora) al governo euroscettico è un beneficio per i Btp. Ma resta una fase improntata alla turbolenza: la Borsa di Milano parte a razzo, poi si sgonfia
di RAFFAELE RICCIARDI www.repubblica.it
Ore 10:30. Il “caos” politico (Bloomberg) italiano, la “confusione” (Wsj) e la “crisi istituzionale” (Ft) che si profila con lo scontro tra Quirinale e Lega-M5s dominano la scena anche sui mercati finanziari internazionali. Quelli richiamati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel motivare la scelta di rifiutare il professor Savona al Ministero delle Finanze e – vista la posizione assunta dai partiti di maggioranza – decretando così la fine del tentativo di Giuseppe Conte di dar vita a un governo.
Le reazioni degli investitori al momento inedito per la Repubblica sono improntate al nervosismo. Nelle prime battute domina l’effetto distensivo dato dal fatto che – per ora – si smonta la concreta ipotesi di un governo Lega-M5s, col carico di incertezze sul programma economico-finanziario che si portava dietro. Infatti l’euro si rafforza e per alcuni osservatori ciò si deve allo sbarramento della strada nei confronti di un esecutivo scettico verso la costruzione della moneta unica. La divisa unica apre in rialzo – dopo aver chiuso ai minimi da novembre, venerdì scorso – rafforzandosi sopra 1,17 dollari. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi va sulle montagne russe: secondo la piattaforma Bloomberg crolla in apertura di giornata a 190 punti base (dai quasi 205 di venerdì sera). Ma il movimento dura poco e dopo un paio d’ore è di nuovo in area 200 punti, per un rendimento del decennale italiano al 2,4%. Il calo del differenziale spinge inizialmente i titoli delle banche, che trascinanoPiazza Affari, reduce da una settimana da peggiore in Europa, nei primi minuti. Anche in questo caso la fiammata dura poco: dopo aver sfiorato il +2%, il Ftse Mib si “sgonfia” e a metà mattina erode tutti i guadagni e oscilla sulla parità.