L’intesa con Speranza e Rossi non è a portata di mano. Dall’entourage del magistrato in aspettativa filtra l’intenzione di presentarsi in direzione e annunciare che resterà
Monica Guerzoni www.corriere.it
Michele Emiliano è ancora avvolto dai suoi tormenti. A poche ore dalla direzione nazionale convocata per le 15 al Nazareno, il governatore non ha sciolto la riserva. Ma dall’entourage del magistrato in aspettativa filtra l’intenzione di presentarsi in direzione e, pure in assenza di Matteo Renzi, annunciare che resterà nel Pd per sfidare il leader al congresso. Per i renziani è l’ipotesi più sgradita ed è per questo che a Emiliano la starebbe maturando. «Decideremo assieme», continua a ripetere Roberto Speranza e anche Enrico Rossi nutre forti dubbi sull’opportunità di mantenere il patto a tre, vista l’imprevedibilità dell’alleato: «Emiliano faccia un po’ quello che crede». I tre leader scissionisti si vedranno all’ora di pranzo e deluderanno il da farsi: separarsi consensualmente sarà forse la strada più indolore da imboccare. Per il presidente della Puglia l’ipotesi di lasciare il partito per non tradire il patto con Speranza e Rossi e non perdere la faccia con gli elettori è, al momento, la meno probabile. La suggestione uscire dal Pd e farsi un suo movimento resta sullo sfondo,nel caso ogni intesa dovesse naufragare.