L’iter avrà inizio dopo la consegna al presidente del Consiglio europeo Tusk. Il testo della missiva sarebbe stato custodito fino all’ultimo “in una località segreta”
ENRICO FRANCESCHINI www.repubblica.it
“Un salto nell’ignoto” è invece il titolo di prima pagina del più filo-europeoGuardian, che rappresenta la situazione odierna con un puzzle della carta geografica dell’Europa, nel quale mancano i tasselli di un paese – il Regno Unito, finito non si sa dove. “Il peggiore errore della nostra storia dal dopoguerra a oggi”, lo definisce lord Michael Heseltine, ex vicepremier ed ex ministro della Difesa conservatore, uno dei pochi Tories che hanno avuto il coraggio di opporsi alla Brexit. E Martin Wolf, il più autorevole commentatore di affari economici del Financial Times, ammonisce che Londra “dipenderà da Bruxelles”, economicamente parlando, anche dopo avere abbandonato la Ue, con la sola differenza che non potrà più influenzarne le scelte: un monito subito ribadito stamane dall’andamento preoccupante della sterlina. Il cui calo del 20 per cento circa negli ultimi nove mesi ha sì favorito finora le esportazioni di prodotti “made in Britain”, ma ha alzato il costo delle materie prime, fatto salire l’inflazione e sta frenando la spesa dei consumatori, tutti campanelli d’allarme su un’economia in rallentamento, dopo essere stata la più solida d’Europa.
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