Bonino: «La lista +Europa costretta a correre da sola alle elezioni»

Salta l’ipotesi di coalizione con il Pd di Renzi: i promotori della lista legata alla storica esponente radicale denunciano problemi per la raccolta delle firme. Il vicesegretario dem Martina: «Vi aiuteremo noi» www.corriere.itEmma Bonino e i suoi compagni della lista +Europa non correranno in coalizione con il Partito democratico. Lo ha annunciato la stessa Bonino con il segretario di Radicali italiani Riccardo Magi e con il terzo promotore della lista, Benedetto Della Vedova: «La presentazione autonoma, senza alcuna forma di collegamento con altre liste, di +Europa con Emma Bonino oggi è una condizione che ci è imposta da un’interpretazione logicamente surreale e giuridicamente incostituzionale di una norma della legge elettorale. Interpretazione richiesta a gran voce dalle opposizioni del centro-destra e “ufficializzata” dal Viminale».
Le firme necessarie
La scelta, spiegano i tre promotori, è stata praticamente obbligata: «Vale la pena riassumere la questione a beneficio di tutti, per mostrare quanto il funzionamento di una democrazia possa diventare paradossalmente antidemocratico — hanno scritto in una nota — . La nuova legge elettorale per Camera e Senato prevede che la dichiarazione di presentazione delle liste di candidati per l’attribuzione dei seggi nel collegio plurinominale, con l’indicazione dei candidati della lista nei collegi uninominali compresi nel collegio plurinominale debba essere sottoscritta da almeno 1.500 e da non più di 2.000 elettori». Un numero di firme autenticate «mostruoso, imposto solo alle liste che non godono di una esenzione legata al collegamento coi gruppi parlamentari del parlamento uscente». Questo numero — «anche grazie alla nostra iniziativa» rivendicano Bonino, Magi e Della Vedova — «è stato ridotto a un quarto per questa prima applicazione della nuova legge elettorale, in virtù del fatto che il disegno territoriale dei collegi è stato ufficializzato appena pochi giorni fa. Si tratta comunque di un numero elevato».

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