Attentato a Toronto, furgone travolge pedoni: «10 morti e 15 feriti»

Un van sul marciapiede ha falciato i pedoni per un chilometro. Un testimone: «Colpiva le persone una a una». Arrestato il conducente: studente 25enne d’origine armena

di Guido Olimpio www.corriere.it

Un nuovo attacco con un veicolo contro i passanti. Questa volta a Toronto, in Canada: 10 morti e 15 feriti. Il responsabile è stato catturato e si chiama Alek Minassian, 25 anni, studente d’origine armena, noto alle autorità. Gli investigatori, però, sono rimasti cauti sulla matrice. Alcune fonti, inizialmente, hanno parlato di pista estremista, ma altre hanno indicato problemi mentali del giovane, personalità chiusa, senza troppi amici. Dettagli che farebbero pensare all’ennesimo episodio di «terrorismo personale». Nelle prossime ore capiremo di più. L’allarme è scattato attorno alle 1.27 quando i servizi di emergenza sono stati avvisati di un veicolo sulla folla tra Yonge Street e Finch Avenue East. I soccorritori, arrivati in forze, hanno trovato diverse vittime riverse a terra, con ferite piuttosto gravi. I testimoni hanno segnalato un furgone a noleggio di colore bianco: procedeva in modo pericoloso — hanno raccontato — ed è poi salito sul marciapiede nell’intento di travolgere le persone. «Li centrava uno ad uno», ha precisato una giovane.

L’arresto

Le pattuglie hanno localizzato il mezzo a circa un chilometro di distanza. Era fermo davanti ad un negozio. In un video diffuso sul Toronto Star si vede un uomo fuori dal furgoncino, fronteggia un agente, sembra che impugni qualcosa, forse un’arma. Ecco il dialogo. L’autista: «Uccidimi». Il poliziotto: «Stenditi a terra». L’autista: «Ho una pistola nella mia tasca». Il poliziotto: «A terra o ti sparo». L’autista: «Sparami in testa». Qualche istante dopo è stato bloccato. Il comportamento del guidatore farebbe pensare ad una persona che voleva farsi uccidere dalla polizia. In contemporanea sono state adottate misure di sicurezza previste in questi casi. Uno scudo peraltro già attivo per la concomitanza della riunione ministeriale del G7 in corso ad una trentina di chilometri dalla strage.

Commenti Facebook