Nei livelli archeologici del sito di Isernia La Pineta, risalenti a circa 600 mila anni fa, è stato rinvenuto un dente di bambino che, allo stato attuale delle ricerche, rappresenta il più antico resto umano della Penisola Italiana, grazie agli scavi condotti in collaborazione tra Soprintendenza per i Beni Archeologici del Molise e l’Università di Ferrara, con la direzione scientifica di Carlo Peretto, Professore ordinario del Dipartimento di studi umanistici di Unife, tuttora titolare della concessione di scavo rilasciata dal Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo. Si tratta di un primo incisivo superiore sinistro da latte di un bambino deceduto all’età di circa 5-6 anni. Il dente mostra caratteristiche particolari che non si ritrovano negli altri reperti rinvenuti in Europa, seppur riconducibili ad un ampio contesto cronologico. Da questi si discosta perché più gracile e meno bombato. ( Università degli Studi di Ferrara).
Giovedì 23 luglio 2015, presso la sala polivalente del Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia , alle ore 16.30, verranno presentate le ultime ricerche condotte sul sito di Isernia La Pineta nel contesto internazionale delle ricerche. Saranno oggetto di una dettagliata presentazione le caratteristiche del dente da latte rinvenuto nel 2014 in un livello archeologico datato a circa 600.000 anni fa che, allo stato attuale delle ricerche, rappresenta il resto umano più antico in Italia.
Workshop: Il più antico resto umano d’Italia, trovato ad Isernia
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