Vertenza cantonieri, Di Clemente: non è condivisibile la risposta del Presidente Coia

Non è condivisibile la recente risposta del Presidente Coia alla istanza di rinnovo dei contratti a termine dei cantonieri provinciali. Vi sono evidenti contraddizioni (per la privatizzazione ci sono i fondi e per i rinnovi no ?), a tratti anche surreali (come è possibile eludere l’obbligo della manutenzione stradale nelle previsioni di bilancio di una provincia ?).
Più in dettaglio.
1)- A  norma dell’art. 14 del C.d.S. D.Lgs. n 285/200 e s.m.i. e del Reg. Man. delle strade provinciali approvato con delibera di Consiglio provinciale n. 305  del 4/12/2000 e  s.m.i., l’ente provincia ha l’obbligo di   garantire la manutenzione delle strade e, precipuamente, la tutela della sicurezza e  la regolare transitabilità veicolare,sui Km. 864 di strade, ripartiti per i 4 nuclei.
Qui il primo punto fermo: il lavoro deve essere svolto e rientra tra le funzioni obbligatorie da prevedere nel bilancio tra fondi regionali, propri o comunitari, di scopo; si tratta solo di stabilire se rinnovando i contratti a termine dei cantonieri o privatizzando.
2)- La Corte dei Conti non ha mai imposto una scelta tra le due né può farlo, essendo ciò prerogativa dell’organo politico; i rilievi fatti sulla spesa del personale altro non sono che ordinarie richieste di chiarimenti sulla spesa complessiva del personale, a cui l’ente provincia ha già risposto (vedi Comunicazione del Presidente Coia al Consiglio con riferimento alla deliberazione della Corte dei Conti Sez. Controllo 212/2015), dimostrando che per i cantonieri tutti i limiti di spesa erano rispettati e che – peraltro – essendoci fondi di scopo erano addirittura esclusi da tale limite (art.9 comma 28 D.L. 78/2010); tale risposta è stata avallata dalla Corte dei Conti.
3)- In tale occasione emerse che, i soli fondi regionali destinati strutturalmente allo scopo, erano ari ad € 296.136,00;
4)- La Regione – per il tramite degli assessori competenti – ha ribadito più volte che la copertura finanziaria continuerà ad essere assicurata; peraltro non si vede come possa essere diversamente attesa la obbligatorietà della funzione;
5)- Con nota del 28/04/2016 n.  9737 l’ente Provincia ha preventivato un intervento  di €. 140.000,00 per la manutenzione stradale, e al 12/7/2016 aveva anche la ulteriore disponibilità di € 70.100,00 residuata dal 2015 (v. determine dirigenziali) che ha inauditamente preferito erogare a 4 imprese private, determinando un minor servizio in qualità e quantità a parità di fondi (una parte di essi si è persa IVA e rimborsi esenti, profitto delle imprese ecc.). Il tutto peraltro con dubbie procedure sotto il profilo dell’evidenza pubblica (si rinvia a quanto già rilevato su punto).
6)- Come si è preso atto nello scorso incontro presso il Prefetto dott. Guida, ferma restando la ovvia copertura finanziaria, l’articolo 1, commi 9 e 9bis , della Legge 25 febbraio 2016, n. 21 dispone che le province, per comprovate necessità, possono prorogare i contratti di lavoro a tempo determinato fino al 31 dicembre 2016, peraltro in attesa delle probabili ulteriori proroghe verso le quali bisognerebbe spingere.

Dunque, si tratta di scegliere: o privatizzare con tutte le nefaste conseguenze o rinnovare i contratti ai cantonieri, per il maggior livello quali-quantitativo del servizio e per giustizia sociale. Noi stiamo dalla parte dei lavoratori per i rinnovi contrattuale.
Questi gli obiettivi immediati, senza però rinunciare alla prospettiva più lunga di trovare un modo di stabilizzare questi lavoratori (esempio azienda pubblica speciale multiservizi) prevista dal TUEL. Per quanto ci riguarda leghiamo queste battaglie immediate alla rivendicazione nazionale di prospettiva, che come PCL stiamo portando avanti in tutta Italia: trasformare per legge i contratti precari in contratti stabili a fronte di funzioni strutturali e abolire queste norme socialmente criminali che hanno legalizzato il precariato.

IL COORDINATORE PCL Tiziano Di Clemente

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