Alcuni splendidi merletti isernini sono stati donati da Lidia Tedeschi, quale presidente dell’ATI (Associazione Tombolo Isernia), alle donne del progetto “SARTORIA SOCIALE SOTTOSOPRA” , finanziato dalla chiesa Valdese, ad Ausonia, nella frazione di Selvacava, che li assembleranno per dar vita a uno specifico modello di borsa.
Una stupenda sinergia che si è mossa tra i territori, voluta dall’assessore alla cultura del Comune di Isernia, Eugenio Kniahynicki e subito raccolta dalla presidente della cooperativa sociale “Spazio Incontro Onlus”, Angela Di Russo, per realizzare uno scambio di cultura e tradizioni, finalizzato a un primo prototipo di borsa che avrà come inserto lo splendido merletto di Isernia, realizzato dalle esperte merlettaie della città.
Non sarà l’unico pezzo “isernino” della borsa, perché l’imprenditore Romolo D’Orazio di ModaImpresa non ha voluto far mancare il suo contributo a questa iniziativa, donando materiale di sfrido della produzione dell’azienda, in un’ottica di economia circolare utile a dare il buon esempio di pratiche sostenibili sotto gli aspetti ambientali e culturali.
Durante il settembre isernino saranno presentati i prototipi della borsa, che uniranno cultura e tradizione, ma soprattutto idee, per contribuire a far rinascere i territori e a “ricucire” speranze.
A far da cornice alla conferenza stampa, le merlettaie all’opera con il loro tombolo, davanti alla Fontana Fraterna, uno dei simboli identificativi della città.
”Idee in movimento – ha dichiarato Angela Di Russo -, ma soprattutto buone prassi che si incontrano e si fondono per dare vita a nuove possibilità che arricchiscono i territori. Il nostro impegno è massimo per portare know how che sia da stimolo a creare nuove opportunità.
Ringrazio l’assessore Kniahynicki per aver ideato questa possibilità, e la presidente Lidia Tedeschi per averci donato degli inserti di tombolo che le sarte utilizzeranno al meglio per la realizzazione della borsa. Un particolare ringraziamento va all’imprenditore Romolo D’Orazio di ModaImpresa per aver voluto dare una seconda vita a scarti di produzione che serviranno a realizzare tanti altri prodotti nella nostra sartoria sociale, a vantaggio di una economia circolare che diventa sempre più centrale nel panorama del Paese. Siamo già al lavoro per realizzare il prototipo da presentare al settembre isernino”.