Crescita, sviluppo, utilizzo dei rifiuti, economia circolare in agricoltura: tutte tematiche trattate stamane ad Isernia, in occasione del convegno organizzato da Arpa Molise in collaborazione con Coldiretti Molise. Una iniziativa che entra nel più ampio progetto Differenziamolisempre e che punta ad un corretto smaltimento dei rifiuti o ancor meglio ad un riuso degli stessi.
Alla Camera di Commercio pentra, focus su un settore trainante in regione. Ad intervenire il direttore dell’Arpam, Alfredo Manfredi Selvaggi, che ha raccontato del lavoro portato avanti dall’Agenzia sul fronte dell’implementazione del catasto rifiuti in regione e sul supporto tecnico ai Comune attraverso la piattaforma Orso.
Poi i saluti del sindaco di Isernia, Piero Castrataro, e del presidente della Provincia di Isernia, Daniela Saia. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di rilanciare l’agricoltura sul territorio. Un comparto che delle problematiche le vive e per il quale serve fare rete. Appello quindi alla Regione affinchè dia un suo concreto contributo e decida delle strategie mirate. Strategie da discutere e condividere con specifici attori, tra questi certamente Coldiretti che come ricordato dal Direttore regionale Aniello Ascolese – “resta a disposizione della politica per un lavoro comune. Del resto la collaborazione è strategica considerato che il Molise ha tutte le caratteriste per essere attrattivo. Intanto, che le imprese non vengano dimenticate, anche perché i prodotti locali vanno a ruba”.
“Il sistema agricoltura, dunque, va attenzionato alla base, soprattutto considerato il costante calo di aziende agricole operanti in Molise. Nell’ultimo decennio, infatti, i dati registrano un notevole ‘abbandono’ nel settore. Urge un ricambio generazionale puntando sul riuso dei materiali” – come rimarcato da Giovanni Sardella dell’Arpa Molise.
“Intanto, in passato, il ciclo aziendale era chiuso, c’era una gestione naturale. Era tutto più semplice. Ma oggi il piano rifiuti va aggiornato e soprattutto monitorato” – ha aggiunto Pardo Tarasca del Servizio Fitosanitario della Regione Molise.
A non mancare sono le normative. A quelle bisogna far riferimento circa la gestione dei rifiuti in agricoltura, in particolare al Dlgs 116/2020. E su questo si è soffermata la biologa Ernestina Balletta. Ma a dare l’idea di una concreta economia circolare sono stati il presidente di Coldiretti Molise, Claudio Papa, e una imprenditrice agricola, responsabile regionale Coldiretti Donne Impresa, Michela Bunino.
Il primo ha portato l’attenzione su una delle sue attività: una azienda agraria che produce mandorle. Una eccellenza dato che tutto il materiale di scarto prende la via del riuso. I gusci della frutta secca utilizzati per il riscaldamento, le polveri destinate al miglioramento del pellet.
“Uno sforzo mentale deve esserci per rispondere con rispetto al grido d’allarme lanciato dalla terra” – ha detto Papa.
“Il rifiuto in una azienda agricola non deve essere contemplato – ha chiosato Bunino – non devono essere inseriti estratti chimici-minerali nel ciclo produttivo. Vanno invece valorizzati prodotti e sottoprodotti, sfruttando naturalmente il territorio e lasciando gli animali liberi di pascolare per il benessere della stessa terra”.
Infine, parola ad altri due imprenditori che hanno descritto la propria esperienza. Uno olivicolo e l’altro zootecnico. Michele Porfido, una laurea in psicologia, ed il rientro in Molise per non abbandonare la piccola azienda di famiglia. Ha ribadito la necessità di un piano rifiuti che non si fondi soprattutto su una ‘gestione privata’ e quindi sull’intenzione diffusa di risparmiare nello smaltimento, ma di una politica e pertanto di una ‘Tari’ uguale per tutti.
Carmine Valentino Mosesso ha, dal canto suo, evidenziato l’importanza di sapere dove posizionarsi perché nessuna occasione sia mancata. A moderare e chiudere i lavori, Nicola Cesare.