Si può dire ormai conclusa la vicenda dell’Autovelox sito lungo la SS. 85 lato destro direzione Venafro installato illegittimamente dal Comune di Macchia d’Isernia e garantito dalla Prefettura di Isernia.
Infatti:
a. detto apparecchio pare risulti ormai spento sin dal mese di settembre 2014;
b. i Giudici di Pace di Isernia hanno accolto e continuano ad accogliere i ricorsi avverso i verbali elevati attraverso quell’apparecchiatura;
c. i ricorsi avverso le Ordinanze Ingiunzioni adottate dalla Prefettura di Isernia sono stati e vengono puntualmente accolti e le Ordinanze vengono puntualmente annullate e spesso con condanna alle spese per la Prefettura;
d. i Giudici hanno sentenziato che il Vice Prefetto Aggiunto non era legittimato ad adottare quelle Ordinanze con le quali costui aveva respinto i ricorsi e raddoppiato le sanzioni a carico dei ricorrenti;
e. gli ultimi ricorsi che sono ancora pendenti presso la Prefettura stanno andando ormai verso la prescrizione.
Tutto ciò, se da un lato ci riempie di gioia perché dimostra che abbiamo avuto ragione su tutta la linea, dall’altra pare che denoti poca trasparenza e questo ci amareggia, perché ci saremmo aspettati quanto segue:
1. lo smantellamento dell’apparecchiatura una volta accertato che essa era effettivamente illegittima e cioè come abbiamo sempre detto noi;
2. la restituzione dei soldi da parte del Comune di Macchia d’Isernia a quei cittadini che pensando che l’autovelox fosse legittimo hanno oblato i verbali;
3. le scuse ai cittadini da parte del Comune di Macchia d’Isernia, della Prefettura, dell’ANAS, del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania e del Molise e di tutti quegli altri organi che all’epoca si sono schierati compatti sostenendo la legittimità dell’autovelox che come dimostrato legittimo non lo è mai stato.
Chiusa la vicenda Macchia d’Isernia ora puntiamo allo smantellamento dell’Autovelox di Sesto Campano, anch’esso illegittimo, però ancora funzionante. (Feliciantonio Di Schiavi)