Risolta la vicenda OTI, i lavoratori ringraziano Vincenzo Di Giacomo e l’avvocato Scurti

Riceviamo e pubblichiamo

Si è finalmente risolta la vicenda che aveva tenuto con il fiato sospeso il destino dei 39 dipendenti della OTI in liquidazione, azienda tessile già operante nel territorio pentro. Infatti, fino a prima di qualche giorno fà, la OTI aveva negato la titolarità del rapporto lavorativo con i suoi 39 lavoratori, ritenendoli alle dipendenze della Ittierre s.p.a in concordato preventivo. Per ciò solo, la OTI aveva negato il licenziamento ai propri dipendenti relegandoli in un “limbo giuridico” che non consentiva loro di accedere agli ammortizzatori sociali (Naspi), né di essere assunti da altri datori di lavoro.

La vicenda era stata presa a cuore dalle Istituzioni, in particolare, dal Presidente del Tribunale di Isernia, dott. Vincenzo Di Giacomo, a cui i lavoratori si erano rivolti per risolvere la delicata vertenza. Il Presidente Di Giacomo, ricevute le istanze, le aveva prontamente accolte, mettendo la propria sede istituzionale a disposizione dei lavoratori, delle altre istituzioni coinvolte (Prefettura, INPS, DPL, Sindacati e Regione Molise), nonché delle rispettive parti sostanziali del conteso rapporto (OTI e Ittierre). Il 24 agosto u.s. si era svolta la prima importante riunione inter partes in cui lo stesso Presidente del Tribunale aveva fornito fondate soluzioni di natura stragiudiziale alla delicata vicenda. A ciò, è seguito un difficile e faticoso “braccio di ferro” tra la Oti ed il legale del 39 lavoratori, avv. Oreste Scurti, in cui è prevalso il professionista isernino; infatti, lo scorso 20 dicembre, i lavoratori sono stati licenziati, ottenendo così non solo il doveroso, auspicato “riconoscimento di paternità” del loro rapporto lavorativo, ma anche il diritto di accedere alla agognata Naspi, nonché di poter essere assunti presso altre aziende.

Ma non finisce qui.

Infatti, sempre grazie all’impegno messo in campo dal Presidente Di Giacomo nonché dagli organi della procedura Dott.ri Lucio Di Gaetano, Nella Caruso e Sergio Ferreri, i 39 lavoratori della OTI avevano già ottenuto il pagamento del 100% delle loro spettanze arretrate vantate appunto verso la OTI, laddove i fasonisti, gli artigiani ed i professionisti avevano ottenuto in sede transattiva il pagamento del 50% dei propri crediti verso la OTI.

Inoltre, il Presidente del Tribunale e gli organi della procedura Ittierre hanno contattato le più grandi maison e stocchisti nazionali ed internazionali così da vendere sui mercati di altre parti del mondo centinaia di migliaia di capi di abbigliamento ormai passati di moda e che perciò molti ritenevano ormai destinati al macero, ricavandone invece milioni di euro, coi quali è stato possibile pagare altresì il 60% delle spettanze retributive arretrate dei 650 lavoratori e delle loro rispettive famiglie (ivi incluse le spettanze arretrate che i lavoratori della OTI vantavano verso la Ittierre).

Si resta fiduciosi del fatto che, essendo rimasti in magazzino i capi migliori, tutti i lavoratori riusciranno a breve ad ottenere il saldo del 100% delle loro spettanze, pari a circa 4 milioni di euro.

Inoltre, i lavoratori della OTI restano in attesa, al pari di quelli della Ittierre, della possibilità che il Presidente del Tribunale e gli organi della procedura riescano a realizzare il preannunciato ambizioso progetto della ripartenza del polo tessile molisano, il che permetterebbe non solo di soddisfare almeno in parte i crediti vantati verso la Ittierre dai fasonisti, artigiani e professionisti (per altri circa 4 milioni di euro), ma anche e soprattutto di procedere alla riassunzione di tanti lavoratori rimasti disoccupati. Al riguardo, l’Avv. Scurti ha assicurato la propria costante attenzione e partecipazione al progetto della ripartenza, al quale gli ex dipendenti della OTI guardano con la massima attenzione.

A ragione dei risultati finora raggiunti, i lavoratori della OTI si sono quindi recati presso il Tribunale di Isernia per incontrare e ringraziare di persona il Presidente del Tribunale di Isernia, dott. Vincenzo Di Giacomo ed il loro legale di fiducia, Avv. Oreste Scurti per l’impegno profuso e, soprattutto, per averli fruttuosamente aiutati a raggiungere gli importantissimi risultati conseguiti.

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