A quasi trenta giorni dall’assemblea straordinaria indetta dalle forze sociali operanti nella sede di Isernia dell’Unimol per ottenere la permanenza in loco dei corsi di Scienze Politiche fino al termine dell’anno accademico, ancora nessuna risposta arriva, da università ed istituzioni locali tutte, circa le sorti degli studenti, delle loro famiglie e delle loro fragili economie già messe a dura prova dalla congiuntura economica in cui ci troviamo, dai continui aumenti di tasse (dichiaratamente necessari per il mantenimento dell’attuale livello di spesa universitaria) e dai sempre più carenti servizi cui fanno fronte gli studenti, autonomamente e personalmente, dimostrando una straordinaria caparbietà.
Il trasferimento nella sede di Pesche delle attività della facoltà di Scienze Politiche, deliberato a dicembre per gennaio da Rettore e Senato Accademico senza tenere in alcun conto dei sacrifici cui sarebbero stati ulteriormente esposti gli studenti di Isernia è divenuto imminente e nessuno ancora, degli enti a ciò preposti, ha reputato doveroso esprimere una parola o un’azione di solidarietà e di ausilio verso la popolazione studentesca. Ad un ingente esborso per tasse regionali ed universitarie, recentemente aumentate e dalle quali è derivato un sostanziale incremento di gettito, devono corrispondere servizi adeguati e, soprattutto, garantiti e certi durante l’anno accademico. E ciò sicuramente non è affermabile se in piena sessione di esami si dispone il trasferimento delle sedi universitarie da un comune all’altro della regione senza contestualmente prevedere adeguate azioni di tutela per i diretti interessati.
L’essere “sballottati” fra una sede ed un’altra, distanti chilometri, isolate e privi di servizi e trasporti, e le promesse di un ulteriore trasferimento ad inizio anno accademico prossimo scoraggia la costanza e l’impegno personali di ognuno e mette a repentaglio la sostenibilità economica effettiva di un percorso di studi universitario. La scarsità di servizi di trasporto tra le sedi universitarie in provincia di Isernia sarà senza ombra di dubbio futura causa di disservizi e dispendi economici così come lo è stato in passato e lo è ora per gli studenti di Pesche che alloggiano ad Isernia.
Per queste ragioni il gruppo di rappresentanza studentesca “Run-Molise” esprime il proprio disappunto per l’indifferenza riservata agli studenti e rinnova, a gran voce e pubblicamente, la richiesta di permanere presso la attuale sede di Isernia ove concludere le attività dell’anno accademico ormai abbondantemente iniziato.
Ci si dichiara inoltre, come sempre, disponibili al dialogo e alla ricerca di una equa soluzione da adottarsi, coscienti del fatto che le decisioni assunte dall’amministrazione comunale pentra sembrano rappresentare un voluto abbandono a se stessa dell’università pubblica della regione Molise e, pertanto, disegno politico che tradisce i doveri di sostegno e sviluppo che costituiscono la mission degli enti locali. Ferventi sostenitori dell’unità delle forze sociali accademiche, cioè dell’unico strumento che potrà garantire una soluzione che non induca all’abbandono dell’università, attendiamo, a differenza delle precedenti occasioni, di essere ascoltati.
Il gruppo Run- Molise e i rappresentanti del corso in Scienze Politiche
Rete Universitaria Molise: il trasferimento da Isernia a Pesche della facoltà va a svantaggio degli studenti
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