Un servizio di controllo straordinario del territorio è stato eseguito nella giornata di ieri dai Carabinieri della Compagnia di Isernia a cui hanno partecipato i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di Cantalupo nel Sannio e Carpinone, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di criminalità e di illegalità, con controlli mirati antidroga, in tutta l’area isernina. In particolare i militari hanno passato al setaccio gli obiettivi ritenuti tra i più sensibili in questo centro, quali lo scalo ferroviario, il terminal bus, la villa comunale e altri luoghi di ritrovo di stranieri o persone di interesse operativo.
Sono stati istituiti diversi posti di blocco lungo le principali arterie, nel corso dei quali sono stati eseguiti accertamenti su 66 veicoli in transito, identificate 89 persone tra conducenti e passeggeri, contestate 8 contravvenzioni al Codice della Strada, ritirata una patente di guida per eccesso di velocità e sorpasso in curva, ed eseguite perquisizioni per la ricerca di armi, droga e refurtiva.
Nella fase dei controlli, lungo via maiorino, veniva altresì individuato un cittadino indiano di anni 35 riverso a terra, immobile, che non dava segni di vita. Lo sconosciuto, fortunatamente si era solo addormentato dopo aver ingerito consistenti quantità di bevande alcoliche. Veniva immediatamente soccorso, aiutato a rialzarsi ed accompagnato alla stazione ferroviaria, da dove avrebbe preso un treno per Venafro. Lo straniero è risultato in regola con il permesso di soggiorno.
Presso lo scalo ferroviario di Isernia, un 22enne nigeriano salito sul treno diretto a Campobasso, accortosi che non era quello che avrebbe dovuto prendere, innervosito, con insistenza minacciava il macchinista ed il capo treno affinché fermassero il convoglio. Al fine di evitare conclusioni spiacevoli, il capo treno provvedeva ad avvisare i Carabinieri ed il treno si fermava dopo un breve tragitto. Ad attendere lo straniero vi erano i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia, che lo prendevano in custodia e lo conducevano in caserma. L’interessato peraltro sprovvisto di biglietto, ma in regola con il permesso di soggiorno, veniva deferito alla locale Autorità Giudiziaria per interruzione di pubblico servizio e violenza privata. Il treno dopo aver ritardato per circa mezz’ora poteva ripartire alla volta di Campobasso.