Pozzilli, tutti in Molise per un successo targato Patriciello, Comi e Cicu “Siamo Italiani”

Quando la politica non riceve più riscontro e le associazioni muovono migliaia di persone. Questo, in effetti, un punto di vista sempre più comune agli italiani e questo quanto avvenuto a Pozzilli in occasione della presentazione dell’associazione “Siamo Italiani” fondata dagli onorevoli europarlamentari Aldo Patriciello, Lara Comi e Salvatore Cicu. Sala gremita di persone attente a quanto esposto dai tre big del linguaggio e della comunicazione, perché di comunicazione si tratta. Dopo un doveroso e sentito minuto di silenzio dedicato alle vittime di Nizza, una “dialettica frontale”, un dialogo interattivo, appassionato da un palco ad altezza d’uomo, come dire… parliamo la stessa lingua e ci poniamo allo stesso livello della gente con più o meno problemi ma della gente, della nostra terra e non solo. L’idea di crearne ancora tante di queste associazioni e in piccole provincie e zone dove davvero le persone hanno bisogno, mai come ora, di parlare con rappresentanti che comprendano le loro esigenze, che parlino la loro lingua e che possano portare ad altri e alti livelli le problematiche e trovare le soluzioni.

Da Patriciello, in perfetto stile “padrone di casa”, che sa cosa e come lo sta facendo, ed esponente attivo del nostro Molise, a Salvatore Cicu, pacato e deciso passando per la travolgente Lara Comi, ogni problematica e’ stata sviscerata in modo chiaro e diretto, senza tanti e giri di parole. In un linguaggio semplice e chiaro il lavoro, il diritto alla salute, la scuola, la famiglia, i giovani, la non immigrazione, il terrorismo, la violenza sulle donne e sui bambini, le piccole e medie imprese, la riduzione delle tasse, la detassazione, le vie di comunicazione ferroviaria, stradale, le banche, l’Italia, l’Europa i temi trattati, e se per questioni di tempo approfonditi in seguito, affrontati con l’impegno di gestirli con il confronto e l’ausilio dei tanti che vogliono iscriversi e che intendono partecipare a quest’avventura dal sapore di sfida e di successo. Patriciello, “uno sguardo attento allo spazio politico lasciato dalla Gran Bretagna dopo il Brexit interpretando le esigenze dei piccoli territori, un orgoglio nazionale che non si deve perdere, che deve continuare in ognuno di noi ad essere vivo, a pulsare, a spingerci ad unirci e non avere paura del futuro, a non abbandonare i nostri cari e i nostri sogni nella nostra terra. “Siamo Italiani” e’ qui, con entusiasmo e grande determinazione per rappresentare tutto questo, per riscrivere un nuovo racconto della storia d’Italia, una nuova storia che parla di noi, delle nostre scelte e dei luoghi in cui viviamo. Tentare e portare a termine l’impresa è l’obiettivo che, insieme a voi, ci prefiggiamo perché l’Italia è la somma delle nostre ambizioni individuali e voi ne siete portatori. Partiamo da Pozzilli per arrivare più in là in tanti piccoli centri perché dai piccoli centri che arriva la forza propulsiva di questo cambiamento”.

Una nuova casa dei moderati, quindi, nata non da una scissione ma per dare la sveglia a Forza Italia rispetto a logiche e schemi superati. Un’alternativa che sa di sfida rispetto alle mutate esigenze e alle nuove problematiche soprattutto legate al lavoro e alla famiglia. Un grande entusiasmo in sala e nei protagonisti del nuovo movimento “Siamo Italiani” fondato dai tre parlamentari del Partito popolare. Una Lara Comi a dir poco travolgente che senza mai aver un attimo di indecisione e dubbio ha espresso e trattato tutti i temi con l’impegno di rivedersi a presto e la determinazione di una donna impegnata nella sfida, “uomini e donne che si svegliano all’alba, che vanno a lavorare o sono alle prese con la mancanza del lavoro, giovani che con la loro valigia partono per destinazioni diverse dalla loro terra di origine, che prendono treni della speranza per andare all’università o per andare via, padri e madri che soffrono con loro, la paura, l’incertezza del futuro, i problemi economici, di salute. E allora perché non dire basta e riscrivere queste pagine brutte della storia con delle nuove fatte di certezze e sogni da realizzare, delle nuove che vogliamo riscrivere con “Siamo Italiani”. Con altrettanto tono deciso, pacato ma carico di determinazione Salvatore Cicu, “l’Italia di ognuno di noi, il nostro senso di appartenenza, cittadini che si aiutano, che non devono essere lasciati da soli, che partecipano realmente, che vogliono vedere riconosciuti i loro talenti, le loro capacità e meriti, che scelgono, che vivono quotidianamente i problemi e che vogliono cambiare le cose”.

Dal Molise al Piemonte, alla Campania, alla Calabria, alla Sicilia, in tanti in un clima di antipolitica generale che fa tremare i partiti tradizionali. La presenza di circa 3000 persone, sintomo di una voglia di cambiamento, alla presenza di un Patriciello che, ancora una volta e in modo chiaro, netto e convinto, si conferma leader in casa e fuori casa e che, aperto al confronto e al colloquio, vuole lasciare spazio anche ad altre figure moderate. Abbiamo assistito, tra l’altro, ad un’organizzazione dell’evento curata in ogni particolare dall’europarlamentare e dal suo staff, dalla presentazione dell’evento, al buffet, dalla musica alla presenza del cantante Povia che ha creato ad hoc la canzone “Siamo Italiani”, dal sito alla possibilità di aderire tramite scheda cartacea oppure on line all’associazione, dal gadget alla brochure, a conferma del fatto che non solo c’è come “macchina da guerra” capace di organizzare eventi di spessore, ma è capace di interagire in modo professionale anche dal punto di vista personale ed emotivo in ogni momento e luogo trascinando completamente la folla. Non basta solo esserci ma fare e capire, e la gente questo lo comprende. In tanti si sono, infatti, trattenuti oltre la presentazione e, non solo per il buffet sicuramente eccellente, ma per esporre, interagire, parlare con Aldo Patriciello che non si è sottratto alle numerose domande che pervenivano da ogni dove, “è arrivato il momento di agire, di correre rischi, di riscrivere la nostra storia, una storia che parla d’Italia, perché “Siamo Italiani”.
LUCIA LOZZI

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