Poste: tagli e servizi ridotti, convegno ad Agnone. Privatizzazione e recapito a giorni alterni sono scelte industriali sbagliate

No alla privatizzazione, sì al servizio universale è stato lo slogan del convegno dell’alto Molise, tenutesi nella mattinata di oggi presso l’aula consiliare del Comune di Agnone, il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro, ha esplicitamente dichiarato un secco No alla riorganizzazione del servizio con consegna a giorni alterni, no all’ipotesi di un’ulteriore privatizzazione.
I fronti aperti sono due, e su entrambi i sindacati promettono battaglia. Da un lato, c’è quella riorganizzazione finita al centro delle polemiche, dall’altro lato, l’attenzione è puntata sulle prospettive future, in vista di una nuova privatizzazione.
Desta forte preoccupazione – precisa Antonio D’Alessandro della CISL – la decisione del Governo di cedere il controllo del 35% delle azioni di Poste a Cassa Depositi e Prestiti, insieme all’annunciata volontà di collocazione sul mercato del 30% di azioni rimaste in mano al Ministero di Economia e Finanza, smantellando di fatto un servizio pubblico rivolto ai cittadini e mettendo a rischio i lavoratori. Una mossa che farà perdere definitivamente a Poste Italiane la caratteristica di servizio sociale, che in futuro sarò costretta a rispondere solo alle logiche del profitto, con scarso interesse ai settori più deboli cui oggi si rivolge.
Il rappresentante sindacale Antonio D’Alessandro, precisa, queste iniziative pubbliche servono per spiegare i rischi del progetto industriale di Poste Italiane che prevede privatizzazione e recapito a giorni alterni. Continueremo il nostro percorso – conclude Antonio D’Alessandro – di sensibilizzazione con le istituzioni, con i parlamentari molisani, con le associazioni dei consumatori, con i sindacati dei pensionati. Tutti devono sapere che la privatizzazione e il recapito a giorni alterni sono frutto di scelte industriali sbagliate.

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