“Salvaguardare e favorire il territorio e con esso le possibilità di crescita che può offrirci! Ecco perché deve essere dato peso a iniziative votate alla tutela dell’ambiente e della salute e alla riqualificazione di aree particolarmente contaminate, come quella di Venafro che, purtroppo, è in cima alla classifica delle città più inquinate d’Italia. I dati allarmanti sull’inquinamento dell’area del venafrano, non lasciano dubbi sulla necessità di intervenire, da subito, in maniera efficace, attraverso una seria prevenzione di ogni forma di contaminazione che mette in serio pericolo la nostra salute.
Ma alle promesse abbiamo l’obbligo di far seguire i fatti, – afferma l’Assessore regionale Massimiliano Scarabeo – programmando i giusti e necessari interventi perché si possa fare davvero prevenzione: barattare la nostra salute con meri interessi materiali non offrirà futuro a questo territorio, ne stiamo già pagando un prezzo altissimo e non vogliamo continuare su questa strada! Bisogna, allora, favorire ogni iniziativa in grado di arginare il fenomeno, ritenendo che esistono ancora molte possibilità di limitare i danni prodotti da decenni di disattenzione verso le problematiche ambientali: la fretta di trasformare il territorio della Piana di Venafro, purtroppo, ha fatto dimenticare di contrapporre ai disagi causati da tale scelta, tutti gli accorgimenti in difesa dell’ambiente stesso e conseguentemente della nostra salute. Una lezione che deve farci riflettere su cosa vogliamo fare nell’immediato futuro, ed è proprio da questa lezione che bisogna ripartire per garantire la tutela della salute pubblica, adesso che la realtà lascia intravedere quest’area, oggetto di un vero e proprio scempio ambientale. Immagino quante proposte possono essere realizzate, grazie a idonei finanziamenti che garantirebbero progetti attuativi attorno ai quali, oltre alla salvaguardia ambientale, far nascere altrettante imprese di giovani, impegnate nella tutela e nella promozione del territorio in cui essi stessi vivono. Siamo giunti al punto di non ritorno,- continua Scarabeo- per la Piana di Venafro il tempo delle incertezze è finito, soprattutto ora che ad amplificare i problemi esistenti, si sono aggiunti i disagi causati dalla ingordigia per certi interessi che mettono a rischio, in maniera seria, la salute pubblica. Per questo resto sempre più convinto che su un tema così importante, alla base di ogni discorso legato alla salvaguardia e alla tutela del territorio deve esserci una vera e propria cultura ambientalista. E’ giusto, allora che ci si impegni, seriamente, ad elaborare interventi mirati e proposte valide affinché la Piana di Venafro non continui ad essere una pattumiera, con investimenti in favore dei Comuni del comprensorio, affinché possano adoperarsi in un’azione costante di controllo e repressione e sensibilizzino sempre più i cittadini, attraverso modelli comportamentali, su un problema così delicato. Ma occorre impegnarsi anche a favorire iniziative imprenditoriali che ben si sposano con l’ambiente e le bellezze naturalistiche di questo territorio che possono rappresentare un’eccellenza del circuito turistico italiano come un’interessante occasione per sviluppare anche il tessuto economico locale attraverso lo sfruttamento di queste risorse. La Valle del Volturno, la Piana di Venafro, hanno da sempre tratto vantaggi dalla terra e dall’acqua, ma anche da tutte le altre peculiarità che la storia millenaria ha saputo dare, è un obbligo istituzionale e, soprattutto etico, quello di non sciupare tutto in favore di meri interessi economici. Il futuro nostro e dei nostri figli, – conclude l’Assessore – passa attraverso l’azione che oggi siamo in grado di portare avanti nella direzione di preservare la terra che calpestiamo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo. Un dovere, oltre che un impegno al quale non vogliamo e non dobbiamo sottrarci.”