Ha preso il via ad Isernia e provincia un’operazione di rete che inciderà profondamente
nel panorama dei servizi che si occupano di immigrazione e integrazione. A mettere in
campo strumenti e competenze sarà un ricco partenariato pubblico-privato guidato da tre
Comuni che hanno saputo mettere insieme le forze. Per migliorare le competenze degli
operatori pubblici che si occupano di migranti ed orientare i cittadini di paesi terzi ai servizi
della pubblica amministrazione.
Verranno potenziati i servizi sociali. Sarà attivato un sistema di monitoraggio dell’intero
fenomeno migratorio. Giovani stranieri e giovani italiani verranno inseriti in percorsi info-
formativi. Un moderno clima di sensibilizzazione che trova origine nei temi della protezione
internazionale avvolgerà il tutto.
Tutto questo è il progetto MOVIT-Molise Verso l’InTegrazione, realizzato con le risorse del Fondo FAMI, Fondo asilo migrazione e integrazione 2014-2020. FAMI è uno strumento finanziario del Ministero dell’Interno per la gestione integrata dei flussi migrator in tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio. La Prefettura di Isernia sarà Partner di Progetto e si occuperà di supervisionare tutte le attività intraprese.
Capofila è il Comune di Isernia. Gli altri partner pubblici sono il Comune di Venafro e il
Comune di Agnone. Il lavoro del capofila sarà supportato dal partner NuovAssistenza
Onlus, cooperativa selezionata tramite avviso pubblico per l’esperienza maturata e i
risultati raggiunti nella gestione di cittadini di Paesi terzi. La Prefettura di Isernia
soprintenderà a tutte le azioni di accoglienza ed inclusione previste in maniera sinergica,
come mai fatto prima, attraverso azioni di empowerment sul sistema dei servizi sociali
rivolti ai migranti.
Ai Comuni spetterà tessere una rete di governance provinciale e creare il Tavolo dei
nuovi-Molisani, un sistema di incontri tematici con i rappresentanti delle amministrazioni
locali, dei servizi socio-sanitari, delle scuole, del mondo del commercio e del lavoro volti
ad incidere sulle strategie e sule iniziative indirizzate alla popolazione migrante a livello
comunale e provinciale. Partner scientifico l’Università degli Studi del Molise (UNIMOL)
che si occuperà di valutazione d’impatto e disseminazione dei risultati.
Il team di professionisti ha dato ufficialmente il via ai lavori il 18 maggio 2020 con un
primo incontro di startup. Avviata una fase preparatoria di tutta la documentazione si
passerà alla realizzazione degli step previsti dal cronoprogramma.
Si partirà subito (entro la fine di luglio) con 3 Sportelli di orientamento e
accompagnamento rivolti a cittadini di origine straniera, che avranno sede nei tre Comuni
coinvolti e saranno a carico della cooperativa NuovAssistenza Onlus. Ad essi si unirà un
quarto Sportello Migranti di prossimità che coprirà tutto il territorio affinché nessuna
zona rimanga scoperta. Tutti gli sportelli, composti da operatori esperti, forniranno
orientamento a tutti i cittadini stranieri e saranno rivolti anche agli ex beneficiari SPRAR,
in continuità con le attività di integrazione pregresse, affinché sia sostenuto anche chi è
fuori dalla protezione.
Intanto è partita la fase di raccolta dati da parte dell’Università. E con l’avvio dell’anno
scolastico, norme anti Covid permettendo, andranno a regime i primi step di un piano
d’azione che vede coinvolti ben 52 Comuni. Completerà l’opera una serie di percorsi info-
formativi, Alla (ri)scoperta del Molise, rivolti alle nuove generazioni, italiane e non, in un
processo di scambio culturale e di conoscenza basato sul territorio locale, patrimonio
comune da vivere e da difendere insieme.
Tutti gli ingranaggi si metteranno in moto per creare un sistema di integrazione
completo e moderno. E soprattutto funzionale a coloro che prenderanno in mano le
redini del destino di questi territori: i giovani, tutti, senza alcuna distinzione legata alla
provenienza. Affinché si pongano le basi per un futuro lavorativo frutto di inclusione vera,
concreta e fruttuosa che faccia bene a tutta la comunità accogliente.