Da Borghi d’eccellenza riceviamo e pubblichiamo
“Ciao sono Teresa”: sono le prime parole del bellissimo video di presentazione del progetto “Laboratorio moda Molise” avviato nel 2015, all’indomani della crisi della Ittierre, dalla Provincia di Isernia e dall’associazione Euridit. Un progetto incentrato sulla valorizzazione di un “luogo” simbolo della moda italiana, Pettoranello di Molise, e di un patrimonio di competenze moda che, pur avendo segnato la storia e il successo di tanti brand del lusso (Versace, D&G, Ferré ed altri), si trovava posto ai margini del sistema produttivo.
All’interno delle attività progettuali si costituì, nel luglio 2017, la cooperativa CreAzioni Moda con l’obiettivo di realizzare, attraverso il progetto “Slow fashion Italy”, produzioni moda “100% made in Italy” caratterizzate dall’utilizzo di tessuti naturali colorati naturalmente capaci di raccontare una “storia” e di trasmettere la qualità materiale e immateriale dei “capi”. Un progetto che mira a coniugare la maestria moda, tipica dei nostri luoghi, con la sostenibilità ambientale e sociale e con modelli di produzione “circolari”; valorizzare, attraverso un percorso di “innovazione sociale”, quella maestria manifatturiera che appartiene al DNA italiano e che rappresenta uno dei principali fattori di successo del “made in Italy”. Un progetto espressione di una “comunità intraprendente” che si auto organizza per affrontare i problemi sociali, economici e ambientali per trasformarli, con soluzioni innovative, in nuove opportunità di sviluppo.
Non è, quindi, casuale che questa bellissima esperienza abbia animato (nell’autunno del 2022) la costituzione del primo “Distretto di Economia civile”, in Molise, intitolato ad Antonio Genovesi (filosofo-economista e padre dell’Economia civile) e, dopo alcuni mesi, una prima forma di “rete dei Distretti di Economia civile” che lanciò, d’intesa con un ampio partenariato istituzionale, imprenditoriale e sociale, la proposta di un “Patto per l’imprenditoria civile” dedicato, proprio, alla valorizzazione della tradizione tessile molisana e della creatività artistica e manifatturiera che la contraddistingue (ispirato proprio all’esperienza maturata dalla cooperativa). La partecipazione alla campagna lanciata dalla Commissione Europea “ReSet the trend – make fast fashion out of fashion” volta a sensibilizzare i cittadini europei sui danni ambientali e sociali prodotti dal “fast fashion” ha prodotto un vero dibattito su Un modello produttivo che si fonda sullo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente, e che mortifica la creatività e l’arte manifatturiera (che caratterizza il “made in Italy”) attraverso “capi” di bassa qualità venduti a “prezzi bassi” che finiscono, per l’85%, in discarica.
Il 3 agosto 2024 rappresenta un giorno “importante”. È il giorno in cui ci incontriamo per “riannodare” il filo di un percorso progettuale, interrotto da un lungo “inverno progettuale”, presso la nuova sede del “laboratorio progettuale – Slow fashion Italy” sita nella zona industriale di Miranda. La scelta del giorno non è casuale. Cinque anni fa, il 3 agosto del 2019, si tenne l’incontro “Il sogno e il segno” che segnò una tappa importante del percorso che vede la sua concretezza. In quell’occasione fu presentata la “T–shirt” confezionata dalla cooperativa, con tessuti naturali e colorata naturalmente per celebrare il 40° anniversario della conclusione dei primi scavi effettuati nel sito Paleolitico di Isernia che costituisce una tra le più antiche e complete testimonianze della storia del popolamento umano dell’Europa e che custodisce una tra le più antiche tracce di “tecniche di colorazione a fini estetici”.
Oggi la ripartenza proprio da una “T-shirt” evocativa, per dar concretezza a un patrimonio di competenze creative e manifatturiere, marginalizzato dalla crisi, che aveva scritto pagine importanti per la moda italiana; a una tradizione tessile che affonda le sue radici nella pratica della “transumanza” (riconosciuta dall’Unesco “patrimonio culturale dell’umanità”), e che ha nella lana, il mezzo per riscoprire e valorizzare la storia e la cultura del territorio; a una “storia” millenaria legata alla colorazione naturale dei tessuti come mostrano le tracce di utilizzo di sostanze coloranti rinvenute all’interno del sito Paleolitico di Isernia. Un particolare rilievo assume, all’interno del progetto, il previsto recupero/riutilizzo della “lana del Sannio” (un rifiuto speciale che si trasforma in preziosa materia prima) per realizzare linee prodotto eco-friendly che vede Abruzzo, Puglia e Molise insieme per offrire ai “brand” della moda, attraverso il suo “laboratorio moda”, quel “saper fare italiano” capace di soddisfare la crescente richiesta di produzioni “100% made in Italy” sostenibili da un punto di vista ambientale e sociale.
Il progetto prevede la creazione di un “laboratorio moda” che, nello svolgere la tradizionale funzione manifatturiera, fungerà da “luogo” di “relazioni” e di narrazione delle finalità progettuali attraverso il quale costruire partenariati istituzionali, scientifici e imprenditoriali, capaci di accompagnare processi di sviluppo locale legati alla tradizione tessile e finalizzati alla creazione di nuove opportunità occupazionali e imprenditoriali. Per l’occasione verrà allestita una mostra di articoli e foto che raccontano le principali tappe del percorso della cooperativa in seno al progetto “Laboratorio moda Molise”. Nella speranza che il fiume di idee possa scorrere sino al mare si invita la popolazione a essere partecipe dell’evento con le parole di Kahil Gibrand tratte da “Il fiume e l’oceano” : Il fiume non può tornare indietro …. solo entrando nell’oceano la paura diminuirà perché solo allora il fiume saprà che non si tratta di scomparire nell’oceano ma di diventare oceano.”