L’Associazione nazionale antimafia “A. Caponnetto” – Molise e il Partito Comunista dei Lavoratori sezione del Molise , con il supporto dei rispettivi uffici legali, hanno depositato presso i Comuni di Isernia, Miranda e Pesche in data 27/11/2021, l’istanza di emissione dell’Ordinanza di sospensione dei lavori nelle more dell’annullamento d’ufficio degli atti con contestuale richiesta di attivare l’immediata riconversione dei fondi per le opere utili prima che vengano sperperarti i 174 milioni previsti per il folle, inutile e dannoso “lotto zero” e comunque di attivare il recupero risarcitorio con l’azione erariale di quelli già spesi.
Si ricorda l’inutilità di fare 8 viadotti e 2 gallerie per unire i 5 Km tra il bivio di Pesche a quello di Miranda che sono già ben uniti dalla statale, sprecando 35 milioni Km, devastando un’intera vallata e ponendo a rischio le acque sorgive, atteso che lo scopo di abbreviare le distanze con Castel Di Sangro è già raggiunto dal Lotto uno e il traffico di Isernia Nord non sarà minimamente scalfito/interessato dal “traffico” del lotto zero (esiguo come certifica la stessa ANAS, per un presunto ed infimo risparmio di 3 minuti e mezzo). Senza contare quello che succede al paesaggio, alle acque sorgive, e all’ambiente della vallata con questa cementificazione selvaggia. Abbiamo proposto al vaglio con dovizia di dettaglio tutti i presupposti fattuali e giuridici per l’ordinanza comunale di sospensione dei lavori ex artt.50-54-107 TUEL , qui sintetizzati:
-nullità ab origine della V.I.A . rilasciata dalla Giunta Regionale del 2013 per assenza della valutazione “alternativa zero” (che rende nullo tutto il procedimento), ed in ogni caso decaduta ope legis sin dal 01/03/2018 senza che fosse stata tempestivamente prorogata, nonché ad oggi inesistente perché mai reiterata;
– Lavori difformi rispetto allo strumento urbanistico , poiché risultano assenti le valide deliberazioni dei consigli comunali di approvazione del progetto definitivo in variante allo strumento urbanistico di Isernia, Miranda e Pesche (il che rende nulla la stessa conferenza dei servizi del 15/4/2016), come da Convenzione tra Comuni ed ANAS del 2005;
– Assenza delle vigenti dichiarazioni di pubblica utilità e urgenza da parte dei Consigli Comunali e persino della Conferenza dei Servizi che rendono nulli anche gli espropri inauditamente iniziati;
– Violazione delle tutele assolute e di rispetto relative alle Sorgenti San Martino ed altre acque sorgive, per mancato rispetto delle distanze di cui al D.Lgs 152/2006, stante la relazione geologica resa pubblica in più occasioni; tanto più dopo la importante rivelazione dell’Ordine dei geologici circa l’insufficienza dell’ analisi idrogeologica fatta sul “Lotto zero”;
All’ANAS, su queste basi ed anche perché stante la convenzione del 2005 non può eseguire i lavori senza l’approvazione consiliare del Comune, è stata notificata apposita diffida a fermare immediatamente lavori e gli espropri, ancorché abbiano già tagliato decine di migliaia di alberi (il che è già oggetto di denunce da noi presentate presso le autorità giudiziarie preposte al vaglio).
Queste ed altre illegittimità sono state eccepite anche perché i tre Comuni suddetti annullino d’ufficio l’intero procedimento in autotutela e chiedano, in sinergia con la Provincia e gli altri sindaci al Governo ed al ministero della Infrastrutture di stornare i fondi dall’inutile e dannoso lotto zero per finanziare con urgenza le opere utili sinora negate al nostro territorio , quali ad esempio:
– La variante di Venafro per San Vittore unitamente al potenziamento del tratto da bivio di Colli al Volturno a Venafro (tanto più in funzione del raccordo con la futura ed eventuale Fondo Valle Sangro) sull’asse Tirreno-Adriatico;
– Completamento della Fresilia che unisce due arterie statali essenziali; – Ripristino del viadotto Sente per ricollegare la zona di Agnone con l’Abruzzo; –
– Piano di messa in sicurezza dalle frane che dilagano nella nostra provincia.
PCL Molise