E’ incredibile quanto accaduto e sta accadendo in merito all’ormai famigerato “Lotto Zero” : sono stati destinati da parte della Regione e del Comune di Isernia, nel tempo, oltre 3 milioni e 850 mila euro (già in parte pagati), per le sole parcelle del soggetto progettista, a fronte di un’opera stradale il cui finanziamento, stante a quanto ci risulta, non è iscritto in nessuna posta di bilancio ministeriale, regionale o comunale; non a caso il sindaco Brasiello, nell’incontro pubblico di aprile scorso organizzato dal Comitato NO LOTTO ZERO, ufficialmente dichiarò che non sarebbe mai stato stanziato! Come è mai possibile, allora, che, tra Regione e comune di Isernia, ci si sia affrettati a stanziare fondi regionali di 3.850 mila euro per le mega parcelle del soggetto progettista a fronte di un’pera di cui non è prevista la realizzazione o comunque che non è ancora certa ?
Il livello della parcella milionaria ovviamente si “autogiustifica” dall’importo del progetto dell’opera non finanziata, che più è alto più la fa elevare: per 5 Km (Pesche – Miranda) con 8 viadotti e due gallerie, il costo dell’opera è già passato da 130 milioni a 170 milioni di euro (34 milioni di euro a Km !!!) senza che peraltro ne siano ancora ben chiare le motivazioni.
Ma a parte le scandalose situazioni predette, il punto di fondo di questa vicenda , lo ribadiamo, rimane il seguente: per far guadagnare i soliti grandi speculatori del cemento, in cambio qualche briciola di occupazione, si sperperano ingenti risorse, senza contare le segnalate ingerenze sulle falde acquifere, il consumo altrimenti evitabile del suolo, del verde e delle zone agricole, nonché le rilevate criticità storico-archeologiche dell’area interessata (che ben si possono documentare).
Di tale ennesima nefasta iniziativa di cementificazione, nella realtà locale, sono responsabili la giunta regionale Iorio e la giunta di destra al Comune di Isernia che ha oppresso e disastrato la città come mai era successo dal dopoguerra, e la successiva giunta del PD. Tutto agli atti.
IL PCL Molise torna a ribadire la propria piattaforma alternativa in merito all’utilizzo di tali ingenti fondi: organizzare un piano straordinario per il lavoro a gestione pubblica e democraticamente controllata dai lavoratori, a partire dal settore edile, a fronte delle esigenze di manutenzione del territorio (frane, esondazioni ecc.), sicurezza scuole, rilancio edilizia popolare e si potrebbe continuare.
E si vi sono spese da rifondere per i progettisti le paghi chi è responsabile di tali assurde decisioni del tutto estranee all’interesse sociale, tanto più che il comitato NO LOTTO ZERO ha già annunciato di sottoporre la suddetta assurda anche al vaglio della Corte dei Conti per l’eventuale danno erariale.
Fin quando sarà il profitto di pochi capitalisti a guidare le scelte di governo centrale e locale, questi disastri saranno all’ordine del giorno: è ora di un governo dei lavoratori, che ribalti questo sistema ingiusto.
Lotto zero l’alternativa del lavoro e dell’ambiente contro la speculazione capitalistica
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