Continua imperterrito il presidio di lotta degli ex cantonieri-autisti della provincia di Isernia davanti al palazzo di via Berta. Continua con rabbia e con coraggio anche di sabato e di domenica, incuranti nonostante il cattivo tempo. Tanti gli attestati di solidarietà e l’interessamento di diversi sindaci della provincia pentra, consapevoli dell’importante e strategico ruolo svolto negli anni dai lavoratori oggi lasciati per strada. Diverse le strade che si stanno percorrendo per giungere a una soluzione che possa accompagnare i cantonieri fino alla fine del 2016, infatti, nessuno lo dice, ma al momento la loro rivendicazione è quella di ottenere una proroga del loro contratto a tempo determinato e part time per soli tre mesi! Tempo necessario per rimanere agganciati a future speranze del dopo referendum, infatti, in caso di vittoria dei NO, si rimetterebbe in discussione persino la cancellazione dell’ente con tutto quello che ne consegue in termini positivi.
Purtroppo dobbiamo registrare che, a distanza di un mese dall’incontro avuto con il prefetto, ancora nessuna risposta sul tentativo di mettere intorno ad un tavolo i lavoratori, la provincia e la regione al cospetto dell’autorità governativa, che dovrà svolgere il ruolo di garante. Al momento l’unica cosa certa è che il duo Frattura-Coia, noncurante della situazione drammatica di 35 persone, continua sulla strada della privatizzazione dell’ente, del resto il contratto ad alcune imprese private per la manutenzione delle strade parla in modo chiaro. Quindi, alla luce della poca chiarezze e della mancanza di novità da parte di chicchessia, mercoledì 5 ottobre alle ore 10.30, saremo di nuovo sotto la prefettura per un nuovo sit in e per essere ancora ricevuti dal prefetto al quale chiederemo lo stato dell’arte anche alla luce delle farneticanti, quanto fuorvianti dichiarazioni del presidente Coia degli ultimi giorni.