L’Apiario di Comunità di Castel del Giudice presenta il suo primo miele in adunanza generale

Quest’anno l’Apiario di Comunità di Castel del Giudice produrrà per la prima volta il miele. Sarà un miele millefiori espressione della biodiversità floreale che sboccia sull’Appennino tra l’Alto Molise e l’Abruzzo. Il frutto degli incessanti voli delle oltre 20 milioni di api dei circa 300 alveari, che ora popolano un’area che si conferma terra fertile di apicoltura. Ad un anno dal corso formativo che ha visto 50 appassionati trasformarsi in apicoltori e apicoltrici, l’Associazione Apiario di Comunità di Castel del Giudice presenta il marchio del suo miele, chiamando a raccolta in un’assemblea tutti i partecipanti al progetto e gli amanti del mondo delle api.

Sabato 4 luglio 2020, a partire dalle 10.00, nella spaziosa tendostruttura di Castel del Giudice si terrà la prima adunanza generale dell’Apiario di Comunità. Un’occasione di confronto sui temi dell’apicoltura, con esperti ed ospiti speciali, e motivo per presentare le nuove iniziative messe in campo. Tra i partecipanti, ci sarà l’apicoltore Paolo Fontana, noto entomologo della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige (TN), spesso ospite della trasmissione televisiva GEO e autore di importanti libri sulle api, impegnato in molti campi di ricerca sia nell’ambito dell’entomologia applicata che in ambiti più naturalistici e relativi allo studio dell’ecologia, dell’etologia e della conservazione.

L’apicoltore Riccardo Terriaca, tra i promotori del progetto Apiario di Comunità, direttore del Gruppo Apistico Paritetico VOLAPE e maestro di apicoltura, presenterà il marchio del miele che sarà prodotto dai circa 30 apicoltori i quali gestiscono dalla primavera 2020 in forma associativa altrettanti apiari disseminati nel territorio di confine tra il Molise e l’Abruzzo secondo tecniche condivise, nel rispetto degli insetti e dell’ambiente. «L’Appennino centrale abruzzese-molisano è una terra di straordinarie opportunità che vanno colte – sottolinea Riccardo Terriaca -.

Questo è un messaggio, ma anche il frutto di una ricerca applicata che ha visto impegnati, in un grandissimo lavoro di squadra, enti locali, organizzazioni di categoria ed ambientaliste, la BCC di Roma, ma soprattutto le persone che abitano questi territori. Si può fare economia sostenibile. Con il nuovo marchio siamo testimonial di un territorio che è patrimonio di tutti ed in quanto tale va promosso e tutelato, magari proprio iniziando a consumare il buonissimo miele che qui producono le api».

A dare il benvenuto ai partecipanti sarà il sindaco di Castel del Giudice Lino Gentile, il cui Comune ha creduto e crede fortemente nel progetto, contribuendo, anche economicamente, alla sua nascita e sviluppo. Il Comune di Castel del Giudice ha di recente sostenuto la realizzazione del laboratorio consortile, in cui avverrà la lavorazione condivisa del miele. «È un’occasione straordinaria per fare un bilancio del progetto e per guardare con entusiasmo all’immediato futuro – spiega Lino Gentile -.

Il Comune crede a questa iniziativa che migliora la qualità ambientale del territorio e la considera un punto di partenza per un’ alleanza di territorio. Oggi tanti apiari sono disseminati tra l’Alto Molise e l’Abruzzo. Sono comunità nella comunità. L’intento è che gli alveari e gli apicoltori diventino sempre più e che altri comuni si uniscano a noi». Durante l’assemblea, infatti, sarà presentato il nuovo corso formativo, allo scopo di portare più api e miele nell’Appennino molisano-abruzzese.

Tra i protagonisti della conferenza, Andrea De Marco, direttore di Legambiente Molise che ha dato input alla creazione dell’Apiario di Comunità; Gianni Caruso, direttore della filiale di Castel di Sangro della Banca di Credito Cooperativo di Roma, che ha creato uno strumento finanziario agevolato per coloro che vogliono intraprendere un percorso in apicoltura; la Priora dell’Abbazia di Castel San Vincenzo al Volturno Madre Salome Gomez, che con altre suore parteciperà al progetto dell’Apiario di Comunità, occupandosi di alcuni alveari che saranno posizionati negli spazi verdi dell’Abbazia.Dopo il dibattito che seguirà ai vari interventi, le conclusioni saranno affidate al professore dell’Università del Molise Antonio De Cristofaro, entomologo e presidente del Gruppo VOLAPE. Il professore farà sintesi e troverà il punto di mediazione tra una visione dell’apicoltura puramente naturalista e una visione economico-produttiva. A moderare l’assemblea, la giornalista Adelina Zarlenga.

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