Isernia/ Vertenza ex precari cantonieri, il Pcl Molise smentisce Coia

Si è tenuto il nuovo sit in di venerdì scorso con contestuale tavolo regionale, tra il Presidente Toma e il Comitato Operaio “Osvaldo Pallotta” supportato da Emilio Izzo, Feliciantonio Di Schiavi (CISL) e da Tiziano Di Clemente (per il PCL Molise).Il Presidente della Provincia Coia ha esposto la sua posizione favorevole alla stabilizzazione dal punto di vista politico, ma ha ribadito la sua ferma contrarietà poiché a suo dire la normativa e le risorse non lo consentirebbero.

E’ dunque seguito l’intervento del PCL MOLISE (per esso Tiziano Di Clemente), unitamente a quello del segretario della CISL Di Schiavi : con dati alla sono stati smentite le affermazioni di Coia– invero molto generiche e per la gran parte inconferenti – . Il Presidente Toma ha preso l’impegno di studiarsi le contrapposte “analisi tecniche” prima di prendere posizione e comunque di prevedere anche misure temporanee nelle more (progetti di scopo per la manutenzione stradale). Vedremo. In ogni caso, il piano illustrato dal PCL Molise articolato su tre aspetti, unitamente al sindacalista Di Schiavi, ha dimostrato come sia tecnicamente possibile la stabilizzazione, avendo rinvenuto margini di manovra, nel caso di specie almeno per ben 33 unità p.t. al 50% cat. B3 .

1)- Margini in deroga.

Le prime 17 unità possono stabilizzarsi ai sensi del comma 3 dell’art.20 del D. Lgs 75/2017 che consente la deroga ai limiti ordinari SOLO per gli ex precari e proprio per la cura della viabilità; il numero di 17 è stato da noi elaborato in base alla spesa media del lavoro precario del triennio 2015/2017 (dato di spesa fornito dalla stessa Provincia !).

2)- Margini assunzionali ordinari.

Le rimanenti altre 16 (che potrebbero scendere a 10 per ricollocazioni e pensionamenti) rientrano pienamente nei margini ordinari consentiti sempre dall’art.20 citato. Ed infatti dalle delibere n.51/2015 e 38/2016 della Provincia si evince che il limite di spesa del personale di ruolo è stato ridotto del 50%, da Euro 5.534.594,14 ad Euro 2.767.297,07.Orbene: come risulta dalle citate delibere, tra cessazioni e ricollocazioni hanno risparmiato oltre il 50% e cioè sino a € 2.984.642,38, sicché risulta un margine assunzionale pari ad € 217.345,31 rispetto al tetto massimo, che è appunto pari a 17 unità part time. Non solo: i margini aumentano ancora se si aggiungono tutte le cessazioni del 2016, 2017 e 2018 ! Vieppiù: come fanno ad essere “esauriti” questi margini ordinari esistenti dal 2016, atteso che la provincia non ha fatto alcuna assunzione di ruolo (e nè poteva farla)?

3)- Le risorse.

In un bilancio corrente di 17 milioni di euro (di cui una consistente parte vincolata proprio alla viabilità) la spesa per questa stabilizzazione rappresenta al massimo il 2% (12.706 euro per unità). Ed è comunque evidente per tabulas che le risorse ci sono ma vengono destinate alla privatizzazione, con tutti gli svantaggi rispetto alla qualità e alla qualità del servizio a parità di costi, a parte il risvolto sociale negativo per l’occupazione di questi ex precari, per la dispersione del loro enorme patrimonio di professionalità, l’immobilizzo dei mezzi. Il PCL è in prima fila in tutta Italia contro la natura antisociale e antioperaia delle norme che tagliano e vincolano i servizi locali, fatte dai governi capitalisti di destra e di “centrosinistra” ed oggi confermate dal governo giallo-verde: ma in questo caso abbiamo anche trovato il margine “tecnico” di manovra, e allora perché continuare ad ostinarsi ?

La realtà è che la volontà politica di questi comitati esecutivi della borghesia è sempre quella di “privatizzare” a favore dei gruppi padronali, in danno alla classe lavoratrice ed ai servizi essenziali: proprio per rovesciare questa logica e questo potere di classe deve continuare la lotta operaia e questa vertenza ne è un “piccolo esempio” , nel solco della pur difficile ma più ampia prospettiva del governo dei lavoratori.

Il Coordinatore Tiziano Di Clemente

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