Isernia/ Strisce blu attive durante l’emergenza Covid, Di Clemente (Pcl): La giustificazione del Sindaco tra farsa e tragedia

Riceviamo e pubblichiamo

Diffusamente i Comuni hanno sospeso le strisce blu durante l’emergenza, a Isernia, invece, il sindaco – con la sua compagnia sovranista – ha di nuovo pensato di dare il cattivo esempio rimanendo sordo ai buoni consigli. In sintesi ha detto che “sospendere” i pagamenti degli stalli blu durante l’epidemia sarebbe “inutile e dannoso”, perché “incoraggerebbe la mobilità” e “dovrebbe pagarsi un (asserito) indennizzo alla società privata affidataria”.

Mai risposta più illogica e paradossale ci era stata data: la legge attribuisce al Comune il potere di prevedere stalli blu solo per l’interesse pubblico della disciplina del traffico (anch’esso da dimostrare). Ne deriva la logica conseguenza dell’obbligo di fermare tale balzello, proprio perché esso non ha più alcuna giustificazione pubblica e di legge, neanche di facciata, senza il traffico, per cui rimane, manco a dirlo, solo la garanzia di un profitto ad una società privata, il che si pone fuori dalle finalità istituzionali.

Del tutto assurda la pretesa di un presunto indennizzo da dare alla società in caso di sospensione: in primis, salvo cortese smentita per qualcosa che ci è potuto sfuggire nella complicata normativa, dall’elenco delle attività esentate dal divieto (codici ATECO) imposto col Decreto di emergenza 10/4/2020, non risulta quella delle società che gestiscono i parchimetri. Dunque di quale indennizzo si sparla? Ed anzi se sono state fatte attività dei dipendenti della società affidataria per la segnalazione delle multe in presenza del detto divieto, chiameremo a rispondere i vertici sia del Comune sia della società privata, previa verifica della sussistenza del detto divieto covid-19 da parte delle autorità preposte, unitamente a De Luca, referente locale dell’Associazione antimafia “A, Caponnetto” e al segretario della Fiadel di Isernia Di Schiavi.

Non solo. Si può ben superare anche la ennesima negligenza del governo comunale e dei consiglieri che hanno approvato la nefasta delibera, nel non aver previsto nessuna clausola sospensiva, poiché nel caso di forza maggiore come quello attuale, tanto più venuto meno il presupposto di legge per imporre gli stalli blu attesa l’ assenza di traffico, il Comune può comunque far valere quanto meno la sospensione del contratto: si legga, con la sua compagnia sovranista, gli artt. 1218, 1256,1337, 1366, 1375, 1467 del codice civile. Insomma: ancora una volta, si vuole fare l’interesse della società privata o quello pubblico?

Altro che “indennizzo da pagare a carico dei cittadini”, che – seppure per assurdo la società potesse vantare – dovrebbero comunque porsi a carico di tutti i politici comunali responsabili, inclusi tutti i consiglieri che hanno votato la nefasta delibera da cui ha tratto origine questo disastro. Per cui, egregio Sindaco, fermo restando che sulla base delle innumerevoli eccezioni già poste prima dell’emergenza, l’affidamento dei parchimetri va annullato (altro che “sospeso” ), ed in merito siamo in attesa anche delle sentenze del Giudice di Pace, faccia un ravvedimento operoso delle sue affermazioni e prenda atto che nulla è dovuto per gli stalli blu, tanto più in questo periodo di emergenza privo di traffico.

(Tiziano Di Clemente Pcl Molise)

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