Dalla Cisl-Fp Molise Riceviamo e pubblichiamo
Lettera pubblica
Questo sindacato CISL FP ribadisce con forza la propria istanza affinché l’ente in indirizzo proceda alla stabilizzazione degli ex cantonieri precari aventi diritto, atteso che per gli effetti del decreto legge n. 80 del 2021 (convertito con legge n. 113 del 6 agosto 2021), gli enti locali, possono ancora avviare le procedure di stabilizzazione, ai sensi dell’ art.20 D. Lgs. D. Lgs 75/2017 s.m.i. fino al 31 dicembre 2022 (c.d. “Decreto Madia”).
La stabilizzazione dei suddetti precari è interesse sociale e pubblico, poiché contrasta gli effetti negativi della precarizzazione del lavoro e nel contempo evita la dispersione del patrimonio di professionalità accumulato dai lavoratori negli anni, anche grazie alla formazione in cui lo stesso Ente Provincia ha investito.
Consentirebbe un ritorno alla piena efficienza del servizio di manutenzione stradale e sgombero (che è tra la principali funzioni essenziali dell’ente) evitando peraltro l’aggravio notevole di costi per affidamenti esterni (Iva da pagare, servizi inferiori per qualità e quantità a parità di costo, oneri ulteriori e magari anche impropri per le gare di affidamento e gestioni degli appalti e subappalti, peggiori condizioni lavorative, salariali e di sicurezza, e quant’altro in termini di aggravi).
Si ricorda che la lotta per questa stabilizzazione va avanti sin dal 2016, partita dal Comitato dei lavoratori precari “Osvaldo Pallotta” trovando poi sostegno generale e diffuso oltre questo sindacato e varie amministrazioni comunali, dal Vescovo di Isernia Mons. Cibotti, al PCL Molise.
Ed invero già all’epoca, con la piattaforma depositata agli atti dell’ente, dimostrammo con precisione certosina l’esistenza di tutti i parametri giuridici e finanziari, oltre che la convenienza economica, per la stabilizzazione di questi lavoratori, a trovammo un muro di gomma assurdo da parte della precedente amministrazione; tuttavia neanche la presente amministrazione rispose al nostro appello riformulato ed aggiornato all’atto dal suo insediamento.
Peraltro molti di questi ex precari sono riusciti a trovare lavoro presso l’ANAS che, a differenza della Provincia, ha inteso trarre profitto dalla loro professionalità, ancorchè al prezzo di una emigrazione nel profondo Nord.
Ne deriva che forse i lavoratori ancora interessati sono anche in numero minore rispetto alle unità iniziali (che erano 33 part time pari a 17 a tempo pieno), il che agevola ancora di più la stabilizzazione, tanto più a fronte dell’ampliamento dei margini assunzionali verificatosi dal 2016 ad oggi (pensionamenti e trasferimenti), in aggiunta a quelli già ampi esistenti all’epoca e sino al 2020.
In ogni caso anche tra quelli emigrati al Nord a causa dell’ingiusto ed assurdo rifiuto della stabilizzazione, c’è sicuramente anche chi non ha trovato una condizione lavorativa idonea o chi vuole porre fine alla propria condizione di allontanamento drastico dal proprio luogo di origine di questa Provincia, con tutti i disagi familiari conseguenti.
Pertanto, si chiede di attivare la procedura di stabilizzazione per gli ex cantonieri precari che hanno i requisiti di cui all’art.20 comma 1 1 lettere a)- b)- c)- D. Lgs 75/2017 (citato “Decreto Madia” ), e s.m.i , come risulta già agli atti d’ufficio, quanto meno a partire da coloro che ne faranno domanda esplicita.
A tal proposito questo sindacato è a disposizione per fornire ai lavoratori interessati la redazione della domanda da inoltrare alla Provincia per richiedere la stabilizzazione, oltre che ad un incontro con il Presidente della Provincia sul tema.
Il Referente Funzioni Locali Isernia Il Segretario Generale Aggiunto
Feliciantonio Di Schiavi Anna Valvona