Tre persone di nazionalità pakistana, nella serata del 2 gennaio 2020, si rendevano responsabili di rapina a mano armata in danno del titolare di un autolavaggio, un 32enne di origine afgane, di Isernia. Nella circostanza veniva utilizzato un grosso coltello sotto la cui minaccia, si facevano consegnare la somma in contanti di euro mille, quale risultato dell’incasso della giornata.
Alla vista del coltello sia il gestore che il dipendente avevano cercato di reagire ma erano stati aggrediti a calci e pugni dai tre malviventi che si dileguavano dal posto a bordo di un mezzo non meglio indicato. Le tempestive indagini avviate dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia intervenuti sul posto, coordinate dal Comandante della Compagnia CC di Isernia Ten. Col. Riccardo Turchetti, dirette dal P.M. dott. Alessandro Iannitti e dal Procuratore della Repubblica di Isernia dott. Carlo Fucci, consentivano di individuare nell’immediatezza uno degli autori della rapina riconosciuto sia dal titolare che dall’operaio dipendente presente ai fatti.
All’esito delle indagini svolte e degli elementi di responsabilità emersi a carico del soggetto indagato in ordine alla condotta predatoria nonché per le lesioni personali arrecate sia al titolare dell’autolavaggio che al dipendente, il GIP presso il Tribunale di Isernia, dott. Antonio Sicuranza, condividendo le risultanze investigative e le richieste formulate dal Pubblico Ministero, emetteva nei confronti dell’indagato, un provvedimento di custodia cautelare in carcere.
La reiterata e capillare attività di localizzazione nel vicino territorio campano, espletata da diverso tempo dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia CC di Isernia, consentiva di individuare, quale domicilio del prevenuto, un paese della provincia di Caserta, ove alle prime ore dell’alba di questa mattina i militari davano esecuzione al provvedimento restrittivo emesso, potendo così assicurare il malvivente alla giustizia e condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’A.G.
Sul posto e durante l’esecuzione del provvedimento, i militari riuscivano a raccogliere altri importanti elementi investigativi che hanno consentito di individuare il secondo complice, al momento deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, mentre sono in atto ulteriori attività tese a far pienamente luce sulla dinamica dell’evento e quindi all’individuazione anche del terzo autore del grave reato commesso, tutti della medesima nazionalità e dimoranti nella provincia di Caserta.