Lunedì 20 giugno si concluderà il Progetto del Rotary Club di Isernia, coordinato dalla Presidente Avv. Gabriella Marinelli, che assieme al Ministero della Giustizia ed alla Casa Circondariale di Isernia, con il Funzionario Giuridico Pedagogico Dott.ssa Francesca Capozza, ha dato luogo al Concorso per la Premiazione delle Ricette ( scelte dalla giuria composta dallo chef Don Alfonso di Sant’Agata sui due golfi, dalla scrittrice Gioconda Marinelli e dalla prof.ssa Angela Romano), pervenute da tutti i Penitenziari di Italia ed alla pubblicazione del libro di raccolta delle ricette e dei commenti dei detenuti, edito da Homo scrivens “CUOCHI E SBARRE”.
L’obiettivo del progetto, sponsorizzato dall’Impresa di Costruzioni dell’ing.Antonio Buono ,socio del Rotary, è altamente rieducativo e risocializzante per i detenuti in quanto non si è trattato di un mero ricettario, ma si è configurato come un’occasione per riflettere ed esprimere il valore psicoaffettivo che può rivestire il piatto preparato, utile a una rielaborazione introspettiva del percorso di vita del detenuto.
L’impegno del Rotary nei confronti delle comunità più deboli si realizzerà anche attraverso la vendita del libro,infatti il ricavato dei diritti d’autore a cui i detenuti hanno rinunziato, andrà interamente devoluto all’A.FA.SE.V Associazione di diversamente abili di Isernia.
Saranno presenti all’evento tutti coloro che hanno collaborato al progetto: il Funzionario dell’area giuridico-pedagocica della Casa Circondariale di Isernia, Dr. Francesca Capozza, la prof. Francesca Penta con le classi IIIA e IIIC del Liceo scientifico MAJORANA ,che hanno corretto le ricette edi commenti dei detenuti ed hanno realizzato un filmato esplicativo del progetto, il Presidente dell’AFASEV Luciano Mollichelli, i componenti della giuria, l’editore Aldo Putignano.
Dopo la premiazione delle tre ricette vincitrici, seguirà un aperitivo a cura dello sponsor Impresa di Costruzioni ing. Antonio Buono.
Isernia, conclusione del progetto libro di raccolta delle ricette e dei commenti dei detenuti, “CUOCHI E SBARRE”
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