Il passato non condiziona il ricordo e, nel solco di chi ha vissuto tragedie ed olocausti, la vita riconosce la vera condizione per poter essere ancora partecipi di uno sterminio che ancora non riesce a sopire il suo paradigma ancorato alla morte, e alla prepotenza umana. Speranza e voglia di tornare a parlarne per dichiararsi uomini di Pace dall’ unico contenitore: l’Amore.
Tre giornate, quelle coordinate nell’organizzazione dal Circolo Anpi “Primo Levi” di Guglionesi, dal Parco Letterario e del Paesaggio “F.Jovine”, dal circolo Arci dall’omonima intitolazione, dal Comune di Isernia grazie al lavoro svolto dai consiglieri Elvira Barone e Fabio Toto, che hanno garantito alle centinaia di fruitori, sia per la mostra allestita, che negli incontri presso la struttura dell’Auditorium “Unità d’Italia”, relatori che a loro volta hanno spaziato nell’interpretare poesie, racconti, musiche e riflessioni, tanto da suscitare interesse, partecipazione, volontà a continuare. In questa ottica le impressioni degli alunni delle scuole della San Giovanni Bosco e della Giovanni XXIII, daranno vita ad un volume a cura della casa editrice “DelliSanti”, da Massafra.
La “memoria” come speranza per un futuro di Pace, è stato il motivo dominante degli incontri e, da questa condizione sempre più necessaria, si è voluti interpretare una sorta di gemellaggio legando i soggetti da un filo conduttore continuo, per non dimenticare e proporre semi di pace da poter condividere e disseminare tra indifferenza e svogliata lettura di un passato, mai più reale e mai così pieno di odio, diffidenza, guerra nella consapevolezza che “è accaduto quindi può succedere di nuovo”. Una mattinata intensa che ha visto partecipare appassionatamente il Sindaco della Città, Piero Castrataro, il dirigente scolastico della “Giovanni XXIII”, Bruno Caccioppoli, il prof. Unicampania, Giuseppe Pardini che ha decisamente affascinato i presenti con una relazione comunicativa, concreta e sopra ogni riga macchiata di sangue, subito dopo aver ascoltato la magica voce di Lino Rufo che non ha mancato di suscitare partecipazione con le sue canzoni e nell’interpretare magicamente una inedita “Bella Ciao”. L’incontro moderato da Maurizio Varriano ha visto salire in cattedra Elvira Barone, Fabio Toto, Giorgio Gagliardi, quest’ultimo come curatore della “mostra biografica su Primo Levi” (esposta anche in altre città italiane) composta da 30 tavole disegnate da Alessandro Ranghiasci, commentata/sceneggiata da Matteo Mastragostino e pubblicata dalla “Casa editrice Beccogiallo”. Il Dirigente scolastico, prof. Caccioppoli nel rimarcare la necessità di produrre cultura per evitare di essere condizionati da pensieri indotti, ha fatto sponda alle parole del Sindaco che nel complimentarsi per la partecipazione massiccia, ha posto l’accento sul tema di quanto la politica possa, nel caso non abbia in se il bene comune, dettare condizioni disumane e, come nel caso dell’Olocausto, non razionali e mai spiegabili.
Nel Mondo ben 59 conflitti sono in atto e milioni di morti ancora aspettano di vedere sventolare la bandiera multicolore. Partendo e continuando nell’opera di sensibilizzazione, forse un giorno potremmo finalmente urlare “non accadrà mai più!”.